“Quando erano nel momento della danza non si vedeva più che un contrasto di bianchi e neri, e uno splendore di grigi, in tutta l gamma dei violetti, verdi e blu”. Gino Severini ricorda così nella sua autobiografia la sua attrazione per gli spettacoli delle ballerine dei locali notturni parigini, un interesse che condivide con...
La stilografica “1913” prende il nome dall’anno di fondazione della rivista letteraria Lacerba stampata a Firenze da Attilio Vallecchi e nei suoi aspetti stilistici propone una visione duplice del periodo che rappresenta. Da un lato lo spiazzante e vorticoso impatto dell’opera di Gino Severini, la “Danza serpentina” che è riprodotta sul fusto, dall’altro le geometrie...
"1913" è la stilografica che Vallecchi ha voluto dedicare alla splendida avventura della rivista “Lacerba”, cuore pulsante della grande stagione avanguardistica fiorentina. Ispirata al tema artistico della "Danza serpentina" di Gino Severini che comparve sul numero 13 del II anno, che reca la data del 1° luglio 1914, riprodotta anche in una pregevole stampa, la...
Tra le riviste di avanguardia filosofica e letteraria che ebbero vita a Firenze tra gli inizi del Novecento e lo scoppio della prima guerra mondiale un posto di assoluto rilievo spetta a “Lacerba”, la rivista creata da Giovanni Papini e Ardengo Soffici che presero le distanze e poi separarono dal contesto culturale de “La Voce”...
“Qui non si canta al modo delle rane” era il verso del celebre sonetto trecentesco di Cecco d’Ascoli che dietro suggerimento di Ardengo Soffici venne ripreso nella testata di “Lacerba”, una delle riviste italiane più importanti del Novecento, fondata insieme a Giovanni Papini e stampata da Attilio Vallecchi. Provocatorio, bizzarro, creativo il periodico fiorentino che...
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