Girolamo Bardi Gualterotti, direttore dell’Imperial Regio Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze era responsabile delle collezioni scientifiche della Guardaroba Medicea e attorno alla sua figura di scienziato si venne a raccogliere un patrimonio scientifico familiare poi confluito nelle collezioni dell’antico Istituto Tecnico Toscano e oggi sotto la cura della Fondazione Scienza e Tecnica. E’ alla sua figura che è dedicata la mostra che si è appena inaugurata alla Biblioteca Medicea Laurenziana a Firenze dal titolo “ Propizio confronto. Esemplari di scienza nelle collezioni Medici e Bardi Gualterotti” a cura di Laura Faustini e Stefania Lotti con lo scopo di proporre il confronto tra due straordinarie collezioni, che pur risalendo a periodi storici diversi, testimoniano la continuità nella tradizione scientifica toscana.
Nella Tribuna D’Elci, inaugurata nel 1841 per ospitare le collezioni di Angelo Maria D’Elci a fianco delle Theoricae e dei preziosi manoscritti medicei sono esposti esemplari appartenuti alla famiglia fiorentina dei Bardi che ebbe un ruolo importante nella cultura scientifica e nella vita politica di Firenze già dal XIV secolo.
Tra le opere in mostra gli splendidi codici miniati di farmacopea della Biblioteca Medicea Laurenziana ed alcuni exsiccata di specie vegetali tratti da erbari del patrimonio Bardi Gualterotti del XVII e XVIII secolo, lo splendido Globo Celeste, risalente al XVII secolo ed opera di Matthaus Greuter, uno dei massimi produttori di globi a Roma e il magnifico codice Tolemaico in traduzione latina che fu una innovazione in campo cartografico rispetto alle opere sino ad allora conosciute, un altro esemplare importante è quello conservato alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
La mostra che resterà aperta fino al 22 giugno è stata realizzata con la collaborazione del Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze, la Biblioteca Medicea Laurenziana e l’Istituto Nazionale di Astrofisica.
L’Istituto Tecnico Toscano di Firenze nacque nel 1850, per volontà del granduca Leopoldo II, per fornire una solida preparazione tecnico-scientifica alle figure professionali più richieste in quel periodo, indispensabili allo sviluppo dell’agricoltura, dell’artigianato e dell’industria. Le ricche collezioni didattiche dell’Istituto si arricchirono, nel corso degli anni, anche attraverso cospicui lasciti: le donazioni di illustri famiglie fiorentine (Bardi, Guicciardini, Ginori, Ricasoli, Ridolfi), di fabbricanti, di scienziati e del granduca stesso, insieme ad acquisti e scambi, incrementarono le dotazioni con strumenti, raccolte naturalistiche, prodotti manifatturieri e pubblicazioni, provenienti da ogni parte del mondo.
Come ha sottolineato Donatella Lippi, Presidente della Fondazione, “il nostro Museo offre uno spaccato molto vasto e diversificato delle conoscenze tecniche e scientifiche tra Ottocento e Novecento, ma è un Museo dinamico, che, oltre a impegnarsi nella tutela e nella valorizzazione di questo patrimonio, svolge attività didattica e formativa, rivolta al pubblico scolastico e alla Cittadinanza, per stimolare la sensibilità verso questi temi, anche in chiave attuale.”
La Fondazione Scienza e Tecnica è nata nel 1987, grazie all’intervento di Comune di Firenze, Provincia di Firenze e Regione Toscana e col sostegno dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza oggi Museo Galileo.