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Vallecchi. Quando il facsimile è un ‘opera d’arte limited edition

Custoditi gelosamente nei depositi delle biblioteche e inaccessibili al pubblico e talvolta anche gli studiosi, se non sotto specifica richiesta, i codici miniati rappresentano una fonte preziosissima per la ricerca, da qui l’importanza delle edizioni in facsimile come più spesso sottolineato da alcuni degli intellettuali e studiosi italiani come Federico Zeri, Antonio Paolucci, Umberto Eco.

Tesori unici, esclusi dalle dinamiche del mercato, che vengono duplicati come nella loro veste originale, operazione per la quale è previsto un complesso lavoro di équipe con un mix di competenze e di operazioni tecniche e artigianali e che possono essere considerate senza alcuna esagerazione autentiche opere d’arte, alla stessa stregua di un multiplo d’arte d’autore.

Ma cosa è esattamente un facsimile? E’ la riproduzione esatta di uno scritto, un disegno o uno stampato ottenuto mediante un procedimento tecnico-industriale di tipo fotomeccanico, vale a dire la fotografia e la stampa. Nel caso delle edizioni in facsimile di un codice miniato, si tratta della riproduzione integrale, rigorosamente fedele all’originale, di un manoscritto su pergamena, rilegato in forma di libro, vergato da uno o più amanuensi e decorato o dipinto da uno o più miniatori.

Il facsimile riproduce con la massima fedeltà l’originale anche nei suoi aspetti morfologici, come lo spessore e il profilo delle pagine, le eventuali imperfezioni o lacune, come nel nostro Codice di Valois dove in alcune pagine compaiono delle finestrelle dove furono asportate delle miniature di piccolo formato,  la presenza di oro, argento, lacche, la legatura in legno, pelle o velluto, le finiture in metallo o in altri materiali.

Grazie al facsimile, un pubblico più vasto di quello che generalmente è ammesso alla consultazione dell’originale e quasi sempre per ragioni di studio, ha la possibilità di apprezzare il suo valore e di godere della sua bellezza, mentre per Musei e Biblioteche diventa un’occasione per completare le loro funzioni istituzionali, conservative e didattiche contribuendo al progresso degli studi e della ricerca  nel campo della miniatura, della storia dell’arte e delle varie discipline che sono legate ai contenuti presenti nell’originale.

Spesso accade che la realizzazione di un facsimile diventi l’occasione per uno studio particolarmente approfondito che di norma si concretizza nella pubblicazione di un commentario, a corredo dell’edizione, in cui sono contenuti i saggi che affrontano in maniera scientifica i vari ambiti di indagine, da quello storico a quello codicologogico, all’analisi della miniatura e dei suoi significati, contribuendo ad acquisire sempre e maggiori informazioni su un testo che altrimenti sarebbe rimasto nascosto e inesplorato ancora per molto tempo, forse per sempre.

Oggi in Italia oltre alle esigenze di carattere filologico, negli ultimi trenta anni si è sviluppata la produzione di edizioni in facsimile che hanno trovato il loro mercato di riferimento in un collezionismo privato che oltre ad essere attratto dalle caratteristiche estetiche, non di meno lo è dall’aspetto scientifico e culturale insito nella riproduzione di un antico codice che per la prima volta esce dal luogo in cui viene conservato per aprirsi e rivelarsi al grande pubblico che ama circondarsi di preziosità che con il loro contenuto storico-artistico hanno una storia, sconosciuta ai più, da raccontare.

 

 

 

 

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