Sono tanti gli elementi che concorrono alla realizzazione di un’opera destinata a durare nel tempo. Si parte da un’idea che viene poi sviluppata in un progetto, alla scelta delle tecniche e dei materiali che si intendono impiegare fino alla sua concreta realizzazione, che nel caso di un prodotto di fattura artigianale, handmade, può sempre presentare delle difficoltà che via via vengono superate lungo il percorso, ma il risultato finale non potrà che essere eccellente.
Quando affermiamo che la stilografica “1916” dedicata ad Umberto Boccioni in occasione del centenario dalla morte che cade quest’anno, è un autentico “gioiello artistico ” declinato alla scrittura non è una esagerazione perché ci troviamo davanti a un manufatto in cui sono state impiegate le tecniche usate nell’arte e nella oreficeria per la sua realizzazione.
Se la clip è stata disegnata ispirandosi alla celebre scultura conservata presso il Museo del Novecento di Milano “ Forme uniche della continuità nello spazio” divenendo una piccola opera d’arte – scultura che si erge sul cappuccio e che possiamo ammirare nella sua interpretazione della vista frontale della scultura, non bisogna dimenticare che tutte le parti metalliche di cui è composta la penna, partono da una modellazione originale da parte di artisti fiorentini e poi vengono fusi a cera persa.
Una tecnica antichissima, già presente nel mondo etrusco e che ancora oggi è usato nell’attività scultorea e in gioielleria e rimasto praticamente immutato. Questa tecnica permette infatti una definizione dei particolari metallici perfetta e che sono ulteriormente sottoposti alla cesellatura prima della finitura conclusiva e all’assemblaggio dei corpi.
Le fusioni sono in metallo prezioso, in argento 925/1000 per la versione in argento in tiratura di 100 esemplari e in oro 750/1000 per quella in oro nella tiratura limitatissima di 10 esemplari, tutte fusioni che si ispirano alla vita e alle opere del maestro Umberto Boccioni.
Sulla cuspide infatti troviamo il ritratto di Umberto Boccioni con la data di nascita e di morte, sul cappuccio e sui decori di anelli e veretta dei motivi tratti dalla scomposizione spazio-temporale delle figure caratteristiche del Boccioni futurista.
Le parti in argento 9125/1000 sono smaltate in colore più scuro quasi a sezionare e demarcare luce e spazio, proprio come in quella resa nervosa, simmetrica che Boccioni futurista aveva già maturato nei primi anni del ‘900.
Quanto al pennino, è coniato da Stipula in oro 14Kt e garantisce prestazioni di scrittura di altissima qualità, con la punta media in iridio per prevenire la corruzione dell’oro nel tempo.
Particolarmente agevole è il caricamento trivalente, in grado di accettare la tradizionale cartuccia, il pistoncino rimovibile e il riempimento diretto con apposito contagocce di carica, rendendola in questo modo uno agile ed efficace strumento di scrittura oltre che un prezioso manufatto da esibire.