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Quel disegno in aiuto di Sebastiano Del Piombo e schizzi per il Giudizio Finale

Tra i numerosi fogli presenti nella collezione di disegni conservati a Casa Buonarroti, la più importante al mondo per qualità e quantità, troviamo uno “Studio per un torso virile e per un braccio destro” datato 1533-1535, opera selezionata a far parte dell’edizione in facsimile “Michelangelo. I disegni più belli” di cui fanno parte 48 tra le più belle opere grafiche mai realizzate da Michelangelo Buonarroti, provenienti dai più importanti musei nel mondo.

Dei due schizzi di figura, il torso virile, in particolare, secondo quanto affermato dalla critica, già all’inizio del secolo scorso, sarebbe la risposta dello stesso Michelangelo a Sebastiano del Piombo, pittore al quale era legato da una profonda amicizia, destinata però a concludersi all’inizio dei lavori per il Giudizio finale, che avrebbe probabilmente chiesto un suo aiuto in merito a una Pietà che stava dipingendo.

Ferrante Gonzaga aveva infatti  commissionato a Sebastiano del Piombo un dipinto da donare a Francisco de los Cobos potente cancelliere spagnolo dell’imperatore Carlo V per una cappella funeraria che si trovava in una chiesa in Andalusia. Visti i lunghi tempi di esecuzione, lo stesso committente tentò di affidare il lavoro allo stesso Michelangelo.

Sebastiano del Piombo eseguì il modello michelangiolesco fedelmente e realizzò una “ Pietà”, una piccola pala d’altare per la Chiesa di San Salvador di Ubeda che oggi si trova in deposito al Museo del Prado di Madrid, il dipinto venne ultimato tra il 1539 e il 1540 per giungere a destinazione solo molti anni dopo.

Come spesso accade nei fogli di Michelangelo è facile trovare accanto a studi per la figura principale altre indagini che riguardano figure connesse come in questo caso l’immagine di un braccio destro.

Secondo il Tolnay si tratterebbe di uno studio preparatorio per il braccio destro di uno degli angeli, raffigurati con i simboli della Passione, nella lunetta di destra del Giudizio Finale, questa tesi sarebbe rafforzata dal fatto che sul verso del foglio si trovano altri schizzi per la parete della Sistina. Secondo Michael Hirst si tratterebbe di uno studio per un braccio della Madonna del dipinto spagnolo, la madonna infatti della Pietà di Ubeda stringe in mano un fascio di chiodi. Nella mano ritratta infatti si troverebbe un chiodo di grosse dimensioni, cosa  che avvalerebbe entrambe le due  ipotesi e che ancora oggi lascia la questione irrisolta.

 

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