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Una limited edition per il Premio Nobel Luigi Pirandello

Una limited edition di soli 150 esemplari per la stilografica che Vallecchi ha voluto dedicare a un grande personaggio del Novecento, Luigi Pirandello, Premio Nobel per la Letteratura con la motivazione dell’Accademia svedese che recita “per il rinnovamento ardito e ingegnoso dell’arte drammatica e della scena”.

La notizia del grande riconoscimento, quell’anno si erano fatti i nomi di Chersterton e di Valéry, giunge il 9 novembre del 1934, Pirandello si trova a Roma e sotto i flash dei fotografi che arrivano al suo studio in Via Bosio, si fa immortalare mentre alla macchina da scrivere su un foglietto ripeterà per diverse righe, “pagliacciate!”. Riceverà il premio il 10 dicembre e due anni dopo nello stesso giorno morirà.

Marta Abba è lontana, nelle lettere che le invia traspare tutta la sua tristezza e la solitudine e un forte sentimento di  distacco dagli eventi “ Non mi sono sentito mia tanto solo e senza vita – scriverà – Nessuna cosa m’invoglia a vivere, e la stanchezza mi cresce di giorno in giorno così che non mi sento più di trascinarmi nella vita”.

In uno dei suoi foglietti annoterà questa riflessione “ Aveva l’impressione d’essersi allontanato da tutti e da tutto, sebbene non sapesse dove si fosse tanto inoltrato, da sentirsi così solo, in una solitudine così strana, quasi fuori di lui stesso, e perciò senza alcuna possibilità d’essere intesa. Fuori della vita. Si sentiva sciolto da tutte le relazioni, anche con le cose, tanto che gli aspetti stessi delle cose gli sembravano ora così curiosi, da non potersi sopportare, come i suoi proprii sentimenti che vi s’erano finora adagiati”.

Nella prefazione a Le Novelle, Corrado Alvaro suo intimo amico ci ha lasciato questa descrizione del funerale “Il giorno seguente, la nebbia infradiciava gli ultimi fiori secchi di quel giardinetto dietro a quel cancello di Via Antonio Bosio. Un povero cavallo attaccato al carro dei poveri era fermo sulla strada bagnata, tutto puntato in avanti per non scivolare. Veniva fatto di scorgere ogni cosa come il caro maestro l’avrebbe veduta. La bara di abete tinto da poco con una mano di terra bruma, fu collocata sul carro, e i pochi amici rimasero fermi al cancello a vederla partire verso gli alberi brumosi in fondo al viale”.

Le sue ceneri saranno murate sotto il pino solitario in contrada “Caos”, nella campagna presso Girgenti dove era nato il 28 giugno del 1867, di fronte al mare.

Per la realizzazione della stilografica “Luigi Pirandello” è stato scelto un materiale antico, come lo è la lava dell’Etna e innovativo, in quanto per la prima volta viene utilizzato nella fabbricazione degli strumenti di scrittura. Oltre il 50% è la percentuale di lava basaltica che è stata combinata con altri componenti e  che secondo formule brevettate e segrete ha dato origine a un materiale dalle proprietà straordinarie che possono essere sintetizzare come segue : virtualmente infrangibile e con una grande capacità di assorbire gli urti, ignifuga, igroscopica e con un feeling pastoso al contatto. Tutti elementi che ne fanno uno strumento altamente innovativo nel campo della scrittura.

Le parti metalliche in argento, la personalizzazione della stilografica, come l’anello che cita una delle più importanti opere di Pirandello “Uno, nessuno, centomila”, sono in argento sterling 925, mentre sulla stilografica Limited edition è stato montato un esclusivo pennino Palladio 23 Kt 920 Dreamtouch, che consente una facile  scrittura senza necessità di eccessiva pressione. Una scrittura che non avete mai immaginato !

 

 

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