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1931 nasce la Biblioteca Vallecchi agli albori dell’editoria tascabile

La Biblioteca Vallecchi

Nel 1931 con l’obiettivo di allargare il suo pubblico di lettori, Attilio Vallecchi da il via ad una delle prime collane economiche nella storia dell’editoria italiana: è la Biblioteca Vallecchi.  Come specificato dall’editore “Ogni volume si compone da 300 a 400 pagine, ha sopracoperta e frontespizio a colori, una tavola fuori testo con il ritratto dell’autore e una nota bio-bibliografica. E’ solidamente ed elegantemente rilegato in cartone. Costa soltanto tre lire”. 

Il primo volume ad essere pubblicato sarà “I martiri della libertà italiana” di Atto Vannucci, a cura di Ettore Piotti, a cui faranno seguito “Fede e bellezza” di Niccolò Tommaseo, “Paolo e Virginia” di Bernardin de Saint-Pierre, “Il libro del piccolo Sven” di Gustav AF Gejerstam, “La contessina Giulia” di Strindberg, “Tutta frusaglia” di F. Tombari, “L’avvelenatrice” di R. De Zerbi, “ L’improvvisatore” di H.C. Andersen, sono solo alcuni dei titoli che usciranno sotto questa sigla.

Romanzi, cronache, tragedie, autori italiani e stranieri, autori noti e altri al loro esordio, la Biblioteca Valecchi è un grande contenitore, infatti nel piano editoriale viene scelta proprio la parola Biblioteca e non Collana, “perché in essa devono trovar posto tutti i libri che possono formare utilmente una vera biblioteca che abbia “uno scopo formativo intellettuale e spirituale” ed è in particolare rivolta ai giovani e alle donne le quali “anche se nutrite di buoni studi, potranno trovare in questi libri i migliori conforti, che soltanto la vita dello spirito può offrire”.

La Biblioteca Vallecchi comprende opere italiane e straniere, in parte nuove, in parte già consacrate alla fama, che uniscano ai singolari pregi d’arte, altezza e nobiltà di contenuto, e possano formare una degna biblioteca per le famiglie e per le scuole italiane. Capolavori già noti di tutte le letterature, opere narrative e di teatro, verranno date in traduzioni integrali, che sieno esse stesse opere d’arte; altri non mai tradotti, saranno da noi rivelati per la prima vola agli italiani”.

Grande scopritore di talenti letterari, Attilio Vallecchi, all’interno della Biblioteca Vallecchi inserirà opere nuove e originali di esponenti della letteratura del tempo che inizieranno così a farsi spazio. Nel giro di qualche anno arriverà a contare oltre cinquanta titoli e nel corso del tempo la veste grafica sarà migliorata sino alle pubblicazioni degli anni ’50 con rilegatura in cartone e sopracoperta a colori, rosso con banda grigia e caratteri ben evidenti in nero per autore e titolo dell’opera.

La Biblioteca Vallecchi – si legge nella risguardia – che negli anni seguenti il 1930, con i suoi volumetti a 3 lire ha contribuito non poco alla diffusione della cultura in Italia – riprende oggi con rinnovato impegno il suo compito e il suo ritmo di pubblicazione . Essa rimane fedele al suo antico carattere divulgativo senza tuttavia scadere a una popolarità deteriore”.

Fedele all’impostazione data da Attilio Vallecchi all’inizio del secolo, negli ultimi anni la casa editrice si è impegnata a riportare in libreria alcuni testi del catalogo storico da tempo non più reperibili oltre a dare vita a d una serie di collane tascabili dedicate al dibattito culturale contemporaneo e firmate dai più autorevoli personalità del mondo della cultura italiano e straniero. Qui potete trovare una selezione di titoli da noi realizzati.

 

 

 

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