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14 luglio, Firenze rende onore a Michelangelo

Michelangelo morì quasi novantenne nella sua casa romana di Macel de’ Corvi assistito dagli amici più cari, tra cui Tommaso de’ Cavalieri e Daniele da Volterra il 18 febbraio del 1564 ma le sue solenni esequie furono celebrate a Firenze il 14 luglio nella Basilica di San Lorenzo e furono organizzate in grande stile dall’Accademia delle Arti del Disegno di cui era stato console.

Come ricorda il Vasari nelle sue Vite “ E nel vero, avendosi a onorare un uomo come Michelagnolo, e da uomini della professione che egli ha fatto, e più tosto ricchi di virtù che d’amplissime facultà, si dee ciò fare non con pompa regia o soperchie vanità, ma con invenzioni et opere piene di spirito e di vaghezza, che escano dal sapere della prontezza delle nostre mani e de’ nostri artefici, onorando l’arte per l’arte. Perciò che, se bene, dall’eccellenza del signor Duca possiamo sperare ogni quantità di danari che fusse di bisogno, avendone già avuta quella quantità che abbiamo domandata, noi nondimeno avemo a tenere per fermo che da noi si aspetta più presto cosa ingegnosa e vaga per invenzione e per arte, che ricca per molta spesa o grandezza di superbo apparato”. Ma ciò nonostante, si vide finalmente che la magnificenza fu uguale all’opere che uscirono delle mani dei detti accademici, e che quella onoranza fu non meno veramente magnifica, che ingegnosa, e piena di capricciose e lodevoli invenzioni.

Un allestimento spettacolare per onorare il grande genio di Michelangelo, nella Basilica di San Lorenzo vestita a lutto  con paramenti neri e la lunga orazione  funebre che in seguito venne data alle stampe da Giuntina e che  fu recitata dallo stesso Benedetto Varchi che l’aveva scritta.

 “Per gli grandissimi, moltissimi, et eccellentissimi gradi, meriti, e benefizi tuoi verso loro, verso la Patria, e verso il Mondo tutto quanto: essendo eglino come loro ufizio, lor debito, e loro obligo tutti insieme, e ciascuno di per se studiosissimi, deditissimi, e affezionatissimi all’eterna memoria, all’immortal fama, e alla perpetua gloria del felicissimo, aggradevolissimo, e celebratissimo nome tuo: e si per calda, speziale,liberale, e honorata commessione di quel giustissimo, prudentissimo, sapientissimo, e ottimo Principe; il quale tu spirito chiaro, spirito degno, spirito egregio, spirito divino per la sua incomparabile bontà, sapienza, prudenza, e giustizia, essendo, come tu fusti, sommamente tenero, carnale, ubbidiente, e amorevole, amasti, come figliuolo; honorasti come fratello; riveristi come Padre, e osservasti come amico: e finalmente,come tuo superiore, Padrone, Signor Principe, e Duca: di giorno, di notte, il verno, la state à ciascuna hora, col cuore, colla voce, colla mano, collo stile, e collo scarpello…”.

Ed è in occasione dell’anniversario del 14 luglio che Firenze da alcuni anni celebra Michelangelo Buonarroti attraverso l’esperienza delle arti  contemporanee chiamate ad esprimersi nelle varie discipline in cui si espresse il genio multiforme  suscitando nuove emozioni e suggestioni. L’evento, la Settimana Michelangiolesca, promossa dal Comune di Firenze e  organizzata da Mus.e in collaborazione con l’Opera Medicea Laurenziana, che prende il via oggi fino al 21 luglio con l’inaugurazione dell’opera di Fabio Viale alla Basilica di San Lorenzo prevede un ricco calendario di appuntamenti, tra cui stasera alle 21,30 in Sala D’Arme a Palazzo vecchio “Favole, Miti, Segreti”, racconti dedicati a Michelangelo, e alle 22.00 la consegna del Premio cave di Michelangelo, mentre domani alle 15.00 in Piazza della Repubblica “ NOI” l’esposizione al pubblico della copia 1:1 del David di Michelangelo alla presenza del Sindaco Dario Nardella.

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