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Ptolomei Cosmographia la Geografia rinascimentale

Ptolomei Cosmographia

Bagliori rinascimentali nella Geografia Tolemaica

Cl. Ptolomei Cosmographia cum tabulis regionum nri ti set universis portubus et loci maritimi tractus tanm notis quam a rege Portus Galli nuper repertis : hoc ornatissimo codice continentur”. Un’imponente struttura classica elegantemente decorata con volute e festoni ospita una cornice d’oro circolare dove su un fondo lapislazzulo è incisa l’iscrizione in cui viene presentato il manoscritto “ In questo ornatissimo codice sono contenute la Cosmografia di Claudio Tolomeo con le tavole moderne delle regioni con tutti i porti e le coste, già noti che recentemente scoperti dal re del Portogallo”.

La Ptolomei Cosmographia è uno dei più celebri manoscritti della geografia di Claudio Tolomeo, è un codice in pergamena di grande formato, misura infatti mm575X415, impreziosito da magnifiche miniature, la cui decorazione è attribuita ai fratelli Gherardo e Monte di Giovanni considerati tra i più grandi maestri della miniatura fiorentina di fine Quattrocento.

Non è tutto, la prima carta del Codice Magliabechiano XIII, 16 conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ed edito in facsimile per la prima volta da Vallecchi, reca altre informazioni, l’autore delle 39 carte geografiche “ Henricus Martellus Germnaus fecit has tabula” e in basso iscritto in oro in un rettangolo azzurro il monogramma della famiglia Vitelli, committenti dell’opera. In particolare committente e destinatario della Cosmographia fu Carlo Maria Vitelli, celebre condottiero di Città di Castello al soldo del Papa e del re di Francia, morto nel 1496 durante l’assedio di Circello in Capitanata.

Il ricco apparato cartografico contenuto al suo interno comprende 164 carte numerate a lapis, di cui le prime 87 scritte su due colonne, gli otto libri della Geografia di Claudio Tolomeo nella versione latina di Iacopo Angeli da Scarperia, preceduta dalla dedica del traduttore a Papa Alessandro V, 39 carte geografiche, tra cui un bellissimo planisfero, 26 tavole regionali del mondo antico e 12 tavole moderne aggiornate rispetto alle informazioni fornite da Claudio Tolomeo nella sua Geografia.

Gli otto libri della Geografia invece furono trascritti dal copista Niccolò Mangona, uno degli amanuensi più raffinati nella Firenze rinascimentale, in littera antiqua, la forma grafica del tempo introdotta da Francesco Petrarca, Coluccio Salutati e Poggio Bracciolini. Si devono al celebre copista alcuni dei più importanti codici rinascimentali come la celebre Divina Commedia illustrata da Sandro  Botticelli oggi conservata in parte presso la Biblioteca Apostolica Vaticana.