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I più bei disegni di Michelangelo in mostra a Bologna

«Pittura, scultura e architettura culminano nel disegno. Questa è la fonte primaria e l’anima di tutte le maniere di pittura e la radice di tutte le scienze» ebbe a dire Michelangelo, affermando in questo modo la priorità del procedimento grafico in tutta la sua opera e la sua estrema familiarità con il disegno, tanto da lasciarci, nonostante le notevoli dispersioni, un patrimonio grafico inestimabile.

E’ a Michelangelo Buonarroti artista dal talento smisurato che Vallecchi ha voluto dedicare un cofanetto monografico all’interno della collezione dedicata a I Disegni più belli, un atto dovuto nei confronti di un grande personaggio nella storia di tutti i tempi e che fino al 20 saranno esposti al pubblico nella Sala Museale del Barracano, Via Santo Stefano 119  a Bologna grazie alla collaborazione con l’associazione Il Pozzo delle Idee.

A tal punto che Giorgio Vasari nella sua opera “Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e archi tettori” ancora oggi un testo fondamentale per l’oggettività e la chiarezza con la quale furono scritte, annuncia la sua venuta sulla terra quale dono del cielo «…si dispose mandare in terra uno spirito, che universalmente in ciascheduna arte et in ogni professione fusse abile, operando per sé solo a mostrare che cosa sia la perfezione dell’arte del disegno nel lineare, dintornare, ombrare e lumeggiare, per dare rilievo alle cose di pittura, e con retto giudizio operare nella scultura, e rendere le abitazioni commode e sicure, sane, allegre, proporzionate e ricche di varii ornamenti nell’architettura».

Michelangelo fu un disegnatore esemplare e intese il disegno non solo quale momento di studio o di pratica e didattica ma anche come indipendente espressione della creatività artistica.

Ne sono testimonianza i 48 capolavori selezionati dal vastissimo corpus grafico michelangiolesco, dai primi fogli agli studi più tardi nei quali si coglie il graduale passaggio dall’uso della penna, con la tecnica del crosshatching che accentua la saldezza volumetrica del panneggio e conferisce altissima qualità scultorea alle forme, alla predilezione per le pietre naturali adatte alla definizione dei corpi in movimento e degli effetti plasticoluministici.
I disegni scelti sono stati ordinati secondo un percorso cronologico che copre la vita dell’artista, dal 1490-92 con gli studi giovanili di Giotto e Masaccio, al 1555 circa, quando novantenne, si dedicò alle ultime strazianti prove incentrate sulla Passione di Cristo.

La vicenda biografica fa da ossatura al nostro lavoro che attraverso i disegni selezionati si propone di indagare nell’intimo i maggiori capolavori pittorici, scultorei e architettonici del Maestro toscano, dai più noti a quelli meno conosciuti e talvolta rimasti solo nella traccia di un’idea, dai fogli di lavoro ai presentation drawings, i cosiddetti “disegni di presentazione”, con i quali spesso omaggiava amici e conoscenti, unitamente a uno studio che fa riferimento costante ad una bibliografia rigorosa, riconosciuta e scientificamente aggiornata, oltre ad approfonditi collegamenti con opere note e temi rappresentati.

I disegni selezionati provengono dalle principali collezioni pubbliche e private d’Europa, dal British Museum di Londra al Louvre di Parigi, all’ Albertina di Vienna, al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, dalle collezioni oltreoceano di New York e Boston, oltre naturalmente da Casa Buonarroti che ancora oggi conserva un patrimonio grafico inestimabile.
Una galleria di capolavori, una pubblicazione di grande pregio degna di un artista immenso e universale.

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