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Michelangelo & Sebastiano, una grande mostra alla National Gallery

Lamentation over the Dead Christ ('Pietà')

Destatosi dunque l’animo di Michelagnolo verso Sebastiano, perché molto gli piaceva il colorito e la grazia di lui, lo prese in protezione, pensando che se egli usasse l’aiuto del disegno in Sebastiano, si potrebbe con questo mezzo, senza che egli operasse, battere coloro che avevano sì fatta opinione, et egli sotto ombra di terzo giudicare quale di loro fusse meglio. Con queste parole il Vasari nelle sue Vite ci racconta l’interesse di Michelangelo nei confronti  di Sebastian Viniziano con il fine strategico di contrastare la rivalità che si era venuta a creare  con Raffaello da Urbino che in pittura  molti consideravano “più eccellente di lui”. Ed ecco che “ …un messer non so chi da Viterbo, molto riputato appresso al  Papa, fece fare a Sebastiano, per una cappella che aveva fatta fare in San Francesco di Viterbo, un Cristo morto con una Nostra Donna che lo piagne. Ma perché, se bene fu con molta diligenza finito da Sebastiano che vi fece paese tenebroso molto lodato, l’invenzione però et il cartone fu di Michelagnolo, fu quell’opera tenuta da chiunque la vide veramente bellissima”.

L’opera di cui parla il Vasari è il “Compianto sul Cristo morto ”, un dipinto a olio su tavola ( 190X245) realizzato tra il 1512 e il 1516 conservato al Museo Civico di Viterbo, primo dipinto della collaborazione tra Michelangelo e Sebastiano del Piombo e sintesi delle loro visioni artistiche, una delle opere chiave della mostra che è stata appena inaugurata alla National Gallery di Londra in partnership con The Credit Suisse curata da Matthias Wivel e dal titolo  “ Michelangelo & Sebastiano” che esplora i due talenti complementari che condivisero un’amicizia durata oltre venticinque anni, attraverso settanta opere, tra dipinti, disegni, sculture e lettere, che documentano il periodo prima, durante e dopo la loro collaborazione, grazie a prestiti eccezionali, alcuni dei quali da secoli non hanno lasciato le loro collezioni.

Come la “Pietà di Viterbo” raramente esposta all’estero e dipinto di particolare interesse in quanto rappresenta il primo grande paesaggio notturno mai realizzato e anche per l’originalità dell’iconografia in cui il corpo del Cristo giace separato dal grembo della madre. Un’opera che venne accolta con grandi lodi e che garantì a Sebastiano importanti commissioni che furono completate con l’aiuto di Michelangelo, ovvero la decorazione della cappella Borgherini in San Pietro in Montorio a Roma e la Resurrezione di Lazzaro dipinta tra il 1517 e il 1519 e in concomitanza con al grande Trasfigurazione di Raffaello per la cattedrale di Narbonne, oggi ai Musei Vaticani, la Resurrezione di Lazzaro nel 1824 divenne parte fondamentale della collezione dei dipinti della National Gallery e gli fu attribuito il primo numero di inventario, il NG1.

Recenti studi e ricerche scientifiche condotte alla National Gallery hanno fornito nuovi spunti sulla collaborazione dei due artisti a questo dipinto e la riflettografia infrarossa avrebbe evidenziato un contributo più importante e considerevole da parte di Sebastiano mentre Michelangelo sarebbe intervenuto in una fase avanzata del dipinto, rivedendo con i disegni la figura di Lazzaro che era già stata dipinta da Sebastiano.

Tra le importanti opere esposte, il Cristo risorto di Michelangelo, una statua di marmo scolpita da Michelangelo tra il 1514-1515 in prestito dalla Chiesa di san Vincenzo Martire di Bassano Romano , la Visitazione di Sebastiano proveniente da Louvre e il Compianto sul Cristo morto proveniente dallo State Hermitage Museum che per la prima volta lasciano le loro collezioni, quest’ultimo sarà riunito con La discesa di Cristo al Limbo ( 1516) di Sebastiano proveniente dal Museo del Prado e una copia del XVII di Francesco Ribalta  del Cristo che si rivela agli apostoli di Sebastiano, che sono presentati come il trittico originale, così come nel 1646, prima di essere separati.

Importanti anche i prestiti di opere grafiche e le lettere, molte delle quali provenienti dalla Casa Buonarroti di Firenze che ci offrono una visione unica della loro vita personale e professionale, le preoccupazioni, le difficoltà, i successi.

Questa è la prima esposizione del suo genere mai allestita, e la prima a presentare l’opera di Sebastiano nel Regno Unito. Sebbene altamente stimato tra i collezionisti nel secolo XIX , Sebastiano è stato emarginato nell’immaginario collettivo in gran parte a causa della sua stretta associazione con Michelangelo, Raffaello e Tiziano. Spero che questa mostra possa incoraggiare un nuovo punto di vista su questo grande artista originale, evidenziando anche un aspetto trascurato dell’attività di Michelangelo” ha affermato  Matthias Wivel, curatore del The Credit Suisse Exhibition: Michelangelo & Sebastiano. Mentre il direttore della National Gallery, dott. Gabriele Finaldi, ha  commentato  “La mostra ci introduce nel cuore dell’Alto Rinascimento a Roma, dove stava nascendo un’arte nuova ed eroica. In un contesto di guerra e di conflitto religioso Michelangelo e Sebastiano hanno prodotto opere sulla vita e la morte e la risurrezione che sono tra le più potenti e toccanti mai realizzate. Questa è un’opportunità unica per vedere un’eccezionale raccolta di capolavori”.

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 25 giugno.https://www.nationalgallery.org.uk/

Immagine: Sebastiano del Piombo, Compianto sul Cristo morto ( Pietà), 1512-16, Museo Civico ©Comune di Viterbo

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