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Preghiera alla Vergine, un grande racconto per immagini nel ms.1853 della Biblioteca Civica di Verona

Tra i codici medievali più importanti conservati nella Biblioteca Civica di Verona è senza dubbio il manoscritto 1853, un codice miniato in pergamena risalente alla seconda metà del XIII secolo, riccamente miniato che contiene una delle laudi più antiche La Preghiera alla Vergine a cui fanno seguito la Leggenda di San Giorgio e la Leggenda di Santa Margherita. Realizzato in edizione facsimilare da Il Bulino, l’opera viene proposta in esclusiva da Firenze 1903 e oggi abbiamo il piacere di presentarlo alla vostra attenzione.

Acquistato dalla Biblioteca Civica nel 1881 alla cifra di duecento lire, in una nota di possesso si evidenzia la provenienza dal monastero di Santa Maria Maddalena al quale era stato assoggettato il monastero di Santa Maria delle Vergini, di osservanza francescana che tra il Due e Trecento accoglieva molte giovani provenienti dalle famiglie dell’aristocrazia veronese, tra cui una fanciulla dei Della Scala, destinata alla vita monastica. Questo avrebbe suggerito agli studiosi la destinazione del codice che avrebbe così accompagnato nel convento delle clarisse una giovane nobile veronese nella sua vita spirituale.

Composto da 42 carte, 84 pagine in tutto, il codice misura 24 X17 cm, le prime due carte in scrittura gotica semicorsiva contengono la Preghiera alla Vergine in volgare veronese, mentre il resto del codice che è interamente illustrato tramanda i testi, scritti in gotica rotunda delle due leggende, quella di San Giorgio in Cappadocia e quella di Santa Margherita d’Antiochia, chiudono il manoscritto  due miniature a piena pagina raffiguranti Cristo in maestà con i quattro evangelisti e San Cristoforo.

La Leggenda del tribuno Giorgio di Cappadocia viene narrata attraverso 52 miniature, dal momento in cui dichiara la propria fede cristiana all’Imperatore Daciano a quando, dopo sette anni di tormenti, sarà decapitato. A chiudere la Leggenda l’immagine iconografica di San Giorgio a cavallo che con una lancia trafigge il drago tenuto al guinzaglio da una principessa, immagine che verrà ripresa intorno al 1435 da Pisanello per l’affresco nella chiesa veronese di Sant’Anastasia.

Sono 21 invece le miniature che decorano la Leggenda di Santa Margherita, pastorella di Antiochia di cui s’invaghirà il prefetto Olibrio e che sarà barbaramente torturata e uccisa per essersi ribellata al potere imperiale. Sia in Oriente che in Occidente, la storia della santa sarà tra i soggetti prediletti dall’arte cristiana che troveranno fortunate espressioni come negli affreschi delle Chiese in Cappadocia risalenti al X secolo o nel celebre dipinto del 1550 che si deve alla mano di Tiziano.

Uno straordinario racconto per immagini, sono 78 in tutto le miniature che illustrano le due Leggende, la cui caratteristica è il continuo dialogo tra testo scritto e miniatura, ma oltre a confermare la tipicità della miniatura medievale che era quella di  consentire una comprensione immediata del testo, l’apparato illustrativo del codice veronese avrebbe particolari nessi stilistici con gli affreschi del periodo e l’influenza della pittura bolognese.

L’edizione in facsimile che consta di 999 esemplari numerati e certificati è un condensato di moderna tecnologia e manualità artigianale, le fasi produttive, fotografia, digitalizzazione, elaborazione cromatica, stampa, profilo fustellato delle carte, sono state eseguite con le tecniche più moderne mentre la cucitura dei quinterni, la rilegatura e il cofanetto di custodia, tutto realizzato a mano, permettono di avere un volume con le stesse caratteristiche del codice originale e la stessa qualità artistica richiesta dai committenti medievali. Al volume è abbinato un volume di commentario che contiene la trascrizione integrale del testo, in volgare veronese a cura di Agostino Contò.

Preghiera alla Vergine – Biblioteca Civica di Verona


Facsimile della Preghiera alla Vergine

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