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Se la “clip” è un’opera d’arte

Risolti i problemi legati alla funzionalità che caratterizzano la nascita e l’evoluzione della penna stilografica, una penna con una riserva di inchiostro in grado di garantire una certa autonomia nella scrittura e una punta che non si deteriorasse con facilità, è nel periodo tra le due guerre che pian piano va sviluppandosi anche l’aspetto estetico. Corpo e cappuccio della penna stilografica cominciano ad essere decorati, vengono sperimentati nuovi materiali, come ad esempio la celluloide, sul cappuccio compare il fermaglio, in inglese clip, necessario per agganciare la penna alla tasca della giacca o della camicia, divenendo in seguito uno degli elementi più rilevanti per la penna stilografica.

Faranno eccezione alcuni modelli da signora, spesso in oro, delle piccole stilografiche che sulla sommità del cappuccio avranno un anellino per portare la penna al collo con una catenella ed essere indossate come una collana, o le stilografiche da borsetta di piccole dimensioni da tenere in una taschina interna, piccoli gioielli da tenere nel palmo della mano.

Con l’andare del tempo, il fermaglio è divenuto un elemento distintivo della penna stilografica, al pari delle altre sue componenti e come spesso accade, lì dove interviene la creatività e l’inventiva umana, dalla funzionalità tecnica si è passati a far prevalere l’elemento estetico, facendolo spesso divenire un riferimento stilistico tale da  rendere subito riconoscibile la casa di produzione. E’ il caso di Pelikan che nel 1929 produsse la prima penna stilografica con il fermaglio a forma di becco di pellicano o della stilografica Parker, le cui penne ancora oggi portano la caratteristica freccia.

Ma ci sono altri aspetti, oltre a quello stilistico, che hanno coinvolto il fermaglio nell’evoluzione della storia della stilografica, e sono di carattere tecnico, che interessano il montaggio, si parla quindi di montaggio ad anello, o ad accorgimenti per facilitare l’introduzione nel taschino, per bloccare l’avvitamento del cappuccio o per bloccare la clip sulla giacca.

Nella stilografica 1916, dedicata a Umberto Boccioni, la clip riveste un ruolo di primo piano, ispirata come è alla scultura di Boccioni “ Forme uniche di continuità nello spazio” conservata a Milano al Museo del ‘900. Plasmata dagli artigiani di Stipula e poi fusa con la tecnica della cera persa è una piccola scultura che va ad ornare il cappuccio di una stilografica – monumento per uno dei maggiori esponenti del futurismo, rendendola un gioiello unico e prezioso.

Una lavorazione unica che non sarà riproposta destinata a un selezionato numero di collezionisti di limited edition e per tutti coloro che amano circondarsi di cose belle.

Ma sbirciando nell’archivio storico di Stipula, l’azienda fiorentina che ha disegnato, progettato e realizzato la stilografica Boccioni, non possiamo che rimanere senza fiato per la varietà e la ricchezza artistica in cui la componente “fermaglio” negli anni è stata declinata. Sarà una autentica sorpresa notare le molteplici forme che uno strumento, ormai divenuto indispensabile su una penna stilografica, può assumere, i metalli e le pietre preziose che vi vengono incastonate, le incisioni, i motivi, i decori che la possono ornare,  un universo in cui si esprime al meglio la grande artigianalità di una azienda fiore all’occhiello della produzione italiana di stilografiche.

6-ottobre

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