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In onore di Michelangelo i documentari illustrati da Antonio Paolucci a Lucca per “Genio in opera”

Venerdì 19 gennaio saranno esattamente 500 anni dalla firma del contratto da parte di Michelangelo Buonarroti per la realizzazione della facciata della Basilica di San Lorenzo a Firenze lasciata incompiuta dal Brunelleschi e affidatagli da Leone X figlio di Lorenzo il Magnifico. Michelangelo elaborò diversi progetti giungendo ad un modello che rivoluzionava il concetto tradizionale di facciata e ancora una volta il papa rinunciò per problemi finanziari lasciando aperto il cantiere di una cappella speculare a quella del Brunelleschi e destinata ad ospitare le tombe del Magnifico e del fratello Giuliano e di Lorenzo duca di Urbino e Giuliano duca di Nemours, la Sagrestia Nuova. Nel contempo ricorre il 510° anniversario dell’inizio degli affreschi della Cappella Sistina ed è proprio a questi due capolavori dell’arte michelangiolesca che sono dedicati due documentari che saranno presentati al pubblico con ingresso libero il 18 gennaio alle ore 18 a Lucca nel Salone dell’Arcivescovato, Piazzale Arrigoni in occasione della rassegna “Il Genio in opera” organizzato dalla Fondazione Ragghianti in collaborazione con l’Opera del Duomo – Centro di Arte e Cultura e con Lucca Film Festival – Europa Cinema, con il sostegno di Artemachina.

Il primo documentario, della durata di 33 minuti, illustra nei suoi risvolti storico-artistici e tecnici la storia della Cappella Sistina, fatta erigere da papa Sisto IV Della Rovere nel 1475, affrescata nella volta da Michelangelo a partire dal 1508 e la parete di fondo con il Giudizio universale  nel 1535 su commissione di Giulio II, nipote di Sisto IV. È una grande biblia pauperum, un trattato di teologia visiva, com’è stata definita, che vede il monumentale affresco dipinto da Michelangelo circondato da opere di altri grandi artisti sulle pareti, da Perugino a Ghirlandaio, da Signorelli a Piero di Cosimo.Il primo documentario, della durata di 33 minuti, illustra nei suoi risvolti storico-artistici e tecnici la storia della Cappella Sistina, fatta erigere da papa Sisto IV Della Rovere nel 1475, affrescata nella volta da Michelangelo a partire dal 1508 e la parete di fondo con il Giudizio universale .

 

Il secondo documentario, della durata di 25 minuti, è dedicato alla cosiddetta Sagrestia Nuova in San Lorenzo a Firenze, su cui il Buonarroti ebbe modo di dimostrare le proprie capacità di architetto e scultore, come illustra lo storico dell’arte ed ex direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci, guida d’eccezione in entrambi i filmati. Michelangelo fu raggiunto dalla notizia dell’incarico mentre soggiornava fra Carrara e Pietrasanta per scegliere i marmi necessari per realizzare la tomba di Giulio II.

Commissionato da Leone X, attraverso un concorso cui partecipano anche Giuliano da Sangallo, Raffaello, Andrea e Jacopo Sansovino, il progetto della facciata della basilica di San Lorenzo fu abbandonato da papa Clemente VII, che impegnò il Buonarroti nella realizzazione della Sagrestia Nuova, destinata a ospitare gli illustri defunti della famiglia Medici, i due “duchi” e due “magnifici”. Le fonti d’ispirazione, la progettazione e la lavorazione, i conflitti con la committenza, i ripensamenti e l’iconografia sono spiegati nel documentario dalle parole di Paolucci.

 Monet e Toulouse-Lautrec saranno i protagonisti della proiezione che si terrà, sempre nel Salone dell’Arcivescovato, sabato 3 febbraio alle ore 17:30. Il ciclo continuerà nello stesso luogo alla stessa ora con Van Gogh e Gauguin il 10 febbraio, per concludersi con i “moderni” Matisse e Picasso il 17 febbraio nella Sala conferenze “Vincenzo da Massa Carrara” della Fondazione Ragghianti.

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