fbpx
Home / Bibliofili / Il Rinascimento nella miniatura del Beato Angelico

Il Rinascimento nella miniatura del Beato Angelico

Beato Angelico Ms558 "Noli me tangere" c. 64 v

Considerato uno dei padri del Rinascimento fiorentino, Guido di Pietro, questo il nome in origine del Beato Angelico nacque a Vicchio del Mugello nel 1395 circa. Scarse sono le notizie relative alla sua famiglia, il padre di nome Pietro era figlio di un certo Gino, mentre il fratello più piccolo, Benedetto aveva seguito la sua strada nel farsi frate. La sua formazione artistica si compie nella Firenze di Lorenzo Monaco e Gherardo Starnina, in particolare dal primo riprenderà l’uso dei colori accesi e innaturali e l’uso della forte luce che annulla le ombre, tutti temi che si ritrovano nella sua produzione di miniature e nelle prime tavole.

La rigorosa disciplina della miniatura dei manoscritti fu molto utile per il Beato Angelico, soprattutto per le opere più tarde in quanto le figure di piccole dimensioni erano realizzate in uno stile perfetto e spesso utilizzando costosi pigmenti come lapislazzuli e oro, il cui dosaggio veniva stabilito nei contratti. Già nel 1418 in alcuni documenti viene citato con il nome di “Guido di Pietro dipintore”.

Nel 1418, prima di prendere i voti nel convento di San Domenico a Fiesole realizzò una pala d’altare per la Cappella Gherardini in Santo Stefano a Firenze, andata perduta. Entrato a far parte dei Domenicani osservanti, una corrente minoritaria dell’ordine dedita alla regola originale che richiedeva povertà assoluta e ascetismo, tra il 1418 e il 1421, risale al 1423 un documento dove si accenna a una sua opera. Si tratta di una croce dipinta per l’Ospedale di Santa Maria Nuova e nei documenti viene infatti indicato come “frate Giovanni de’ frati di San Domenico di Fiesole”.

Dalle mura del convento di Fiesole la sua fama si diffuse ben presto anche di fuori dell’ambiente monastico. Conosciuto quindi come frà Giovanni da Fiesole è oggi universalmente noto con l’appellativo ‘Angelico’ che si diffuse già dalla metà del Quattrocento per spiegarne l’arte e la personalità, la spiritualità e l’eleganza formale, sintetizzate nel 1481 da Cristoforo Landino nella frase “ Angelico et vezzoso et divoto et ornato molto con grandissima facilità”.

Con queste parole l’umanista metteva a fuoco l’intento religioso che presiedeva alla rappresentazione della realtà e della bellezza naturale dell’Angelico, quale riflesso della meraviglia del regno ultraterreno; in ogni figurazione infatti l’artista ricercava la ragione all’origine del bello ideale, sintesi dell’infinita bontà di Dio.

La vicinanza storica non consentiva tuttavia al Landino di enucleare un’altra qualità che non sfugge invece a noi oggi: la capacità di adattare il proprio messaggio religioso alla nuova visione naturalistica e razionale della realtà. La sua adesione alla trasformazione rinascimentale in atto sarà sempre filtrata dal credo religioso e il naturalismo non sarà perseguito secondo regole razionali ma applicato in maniera subordinata a superiori fini religiosi.

Alla sua perfetta visione del mondo e dell’arte corrispondeva una grande padronanza delle varie tecniche, dalla tempera su tavola a quella su pergamena, dalla miniatura all’affresco. Se la sua fama si lega al ciclo di affreschi ancora oggi visibili all’interno del Convento di San Marco a Firenze fu nel campo della miniatura che l’Angelico rivelò la sua straordinaria abilità nel riuscire a mantenere, nonostante le dimensioni ristrette di un capolettera, un’estrema cura nei dettagli, descrittivi ed espressivi. Secondo i più importanti studiosi dell’Angelico come la D.ssa Magnolia Scudieri infatti  “Per usare una similitudine, Beato Angelico ha svolto in miniatura un ruolo analogo a quello di Masaccio in pittura; a lui è infatti legato il più radicale tentativo di inserire in un’arte strutturalmente complessa come l’illustrazione libraria le nuove concezioni di spazio e di predominio della figura umana che caratterizzano il Rinascimento”.

Il Messale del Beato Angelico

 

 

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *