“Questo Anno Santo straordinario – ha detto ieri Papa Francesco in occasione della cerimonia di apertura del Giubileo della Misericordia – è anch’esso dono di grazia. Entrare per quella porta significa scoprire la profondità della misericordia del Padre che tutti accoglie e a ognuno va incontro personalmente. Sarà un Anno in cui crescere nella convinzione della misericordia”. Poi l’abbraccio con il Papa emerito Benedetto XVI e la frase di rito per l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro “Aperite mihi portas justitiae” “Apritemi le porte della giustizia”, le due ante si sono spalancate e hanno lasciato passare il pontefice seguito da cardinali, vescovi religiosi, a cui ha fatto seguito il Presidente della Repubblica e le alte cariche dello Stato italiano.
Dall’inizio del ‘900, quello indetto da Papa Francesco è quarto Giubileo straordinario nella storia della Chiesa, il primo fu proclamato nel 1933 da Pio XI per la ricorrenza di 19 secoli dalla morte di Gesù, poi toccò a Paolo VI nel 1966 che ne aprì uno per alcuni mesi mentre nel 1983 Giovanni Paolo II ne convocò uno per celebrare il 1950 anniversario della resurrezione di Gesù Cristo.
Questo di Papa Francesco celebrato per ricordare la Misericordia avrà termine il 20 novembre del prossimo anno. Intanto nelle prossime settimane altre porte sante verranno aperte nella città di Roma. Domenica 13 sarà aperta la porta della Basilica di San Giovanni in Laterano, il 27 dicembre sarà la domenica del “Giubileo della famiglia” con iniziative e raduni per famiglie cattoliche a Roma mentre il 1 gennaio sarà aperta la porta santa della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.
Vallecchi ha voluto dedicare due grandi opere editoriali a questo storico evento, I volti della Misericordia, che portano le firme dei più importanti studiosi e direttori di musei come Antonio Paolucci e Gerhard Wolf con la collaborazione della storica dell’arte Ludovica Sebregondi.
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