fbpx
Home / Bibliofili / Nel giardino incantato la gloria per la Vergine Maria

Nel giardino incantato la gloria per la Vergine Maria

Tra i maggiori esponenti del Gotico Internazioanale, Michelino de’ Molinari da Besozzo ci ha lasciato molte opere in particolare nel campo della miniatura, come i suoi celebri Libri d’ore, il Codice Cornaro e l’Offiziolo Bodmer conservato alla Pieront Morgan Library di New York, ma anche preziosi dipinti come la “Madonna del roseto”, una tempera su tavola, datata tra il 1420 e il 1435 conservata al Museo di Castelvecchio a Verona e collocata proprio nella sala da dove è stata sottratta la Madonna della Quaglia opera giovanile del Pisanelo insieme ad altri 16 capolavori a seguito di un recente furto.

Intrisa di un delicato misticismo la tavola svolge un tema raro e in stretta relazione con i Paradiesgärtlein, composizioni di ambito renano, in cui la Madonna viene raffigurata seduta, insieme ad altre vergini, all’interno di un giardino paradisiaco tra fioriture lussureggianti e uccelli variopinti. Al centro di un hortus conclusus, delimitato da un giardino di rose arrampicanti, circondata da angeli svolazzanti e con Santa Caterina in primo piano, che riceve la palma del martirio, sta la vergine Maria con in braccio il Bambino.

Un’atmosfera di svago e di gioia pervade l’intera visione,  gli esili e coloratissimi angeli sono impegnati nelle varie attività, dalla lettura delle sacre scritture alla raccolta dei petali di rosa, al gioco presso una fonte gotica, richiamo a aria quale Fons gratiae, mentre il Bambino si porta un dito alla bocca.  Due sfavillanti pavoni, appollaiati sul recinto del roseto,  incorniciano e definiscono  la scena, il riferimento è alla simbologia cristiana e al tema dell’immortalità di Cristo. Sul manto riccamente decorato della Madonna si è adagiata una rosa rossa  mentre la natura in festa con i due uccellini ai lati celebra la regalità della vergine Maria. Santa Caterina, cinta di principesca corona, ha ai suoi piedi la ruota simbolo del martirio ed è intenta a  comporre  serti da offrire a Maria.

Un perfetto eden, interpretazione del Cantico dei Cantici in chiave mariana. L’opera fa parte delle selezionate tavole che compongono l’Oro di Dio, riflessi del divino nell’arte sacra da Cimabue a Piero della Francesca.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *