“Il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza. Avete pensato voi alla pazienza di Dio, la pazienza che lui ha con ciascuno di noi? Quella è la sua misericordia. Sempre ha pazienza, pazienza con noi, ci comprende, ci attende, non si stanza di perdonarci se sappiamo tornare a lui con il cuore contrito. Grande è la misericordia del signore dice il Salmo” . Con queste parole pronunciate in occasione del suo primo Angelus dalla finestra del Palazzo Apostolico, Papa Francesco indicava al mondo intero come la misericordia fosse, sin dal primo momento, un punto di riferimento del suo pontificato che lo ha portato poi ad indire uno specifico anno giubilare.
“Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. E’ fonte di gioia, di serenità e di pace. E’ condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia : è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia . è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato” sono le parole del pontefice nella bolla di indizione “Misericordiae vultus”.
Ma la misericordia a cui fa riferimento il Santo Padre non è un concetto astratto ma un volto da contemplare, quello di Gesù Cristo figlio del Padre. “ Gesù Cristo è il volto della Misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi… Chi vede Lui vede il Padre. Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio”. L’amore misericordioso del Padre reso visibile attraverso il volto di Cristo e sostenuto dalla fede è la sintesi della fede cristiana oggi più che mai messa a dura prova, di qui la necessita di indire un giubileo straordinario.