“Non v’ha cosa che pesi meno della penna, né più di quella diletti : gli altri piaceri svaniscono o dilettando fan male; la penna stretta fra le dita dà piacere, posata dà compiacimento, e torna utile non a colui soltanto che di essa si valse ma ad altri ancora e spesso a molti che sono lontani, e talvolta anche a quelli che lasceranno dopo mille anni”. Nel 1374, con queste parole dirette all’amico Boccaccio, Francesco Petrarca elogiava lo strumento che li accomunava nell’arte della composizione poetica e letteraria, proprio la penna. Ancora oggi sorprende come in così poche parole sia condensato un principio che rimane universalmente valido e non ancora superato dalla tecnologia invadente, il piacere della scrittura manuale e degli strumenti a lei indispensabili, carta e penna che renderanno unico il nostro intervento.
Negli anni il mondo degli strumenti di scrittura si è arricchito di un’offerta sempre più qualificata, in fatto di design esclusivo e di prestazioni, sempre più attente a soddisfare le esigenze della vita contemporanea. Una qualità altissima soprattutto nel campo delle limited edition, dove a una tiratura limitata e numerata corrisponde un prodotto che si avvicina sempre di più ad un gioiello esclusivo e tecnologico in grado di procurare piacere a colui che lo possiede.
Corrisponde in pieno a questa caratteristiche la stilografica Umberto Boccioni, realizzata secondo i più antichi criteri di lavorazione manuale, sia meccanici sia orafi.
Tutto il corpo della penna è tornito a mano da barre di Nero di Marte, un materiale di grande eleganza ottenuto per la colatura di resine e sodi di ferro atti a esaltare la compostezza e il grado di assorbimento della luce.
Tutte le parti metalliche sono state realizzate a partire da una modellazione originale dagli artisti fiorentini di Stipula e fuse a cera persa. Un procedimento questo antico di millenni, già presente nel mondo etrusco e sostanzialmente rimasto immutato. Tale tecnica permette una estrema definizione dei particolari metallici che sono sempre sottoposti a una cesellatura prima della finitura conclusiva e all’assemblaggio dei corpi. Le fusioni in metallo sono realizzate in argento 925/1000 o in oro 750/1000 e sono ispirate alla vita e alle opere del maestro Umberto Boccioni.
Sulla cuspide, il ritratto dell’artista con la data di nascita e di morte, sul cappuccio e sui decori di anelli e veretta motivi tratti dalla scomposizione spazio-temporale delle figure, caratteristica del Boccioni futurista, la clip è una riproduzione fedele della celebre opera “Forme uniche della continuità nello spazio”, ormai presente da anni nell’effigie dei venti centesimi di euro, eppure rivisitata in modo originalissimo, con una vista frontale della scultura.
Il corpo in Nero di Marte si presenta del resto inciso con una raffigurazione stilizzata di uno studio di volti del maestro Boccioni e si conclude con la bella firma ampia e visionaria dell’artista.
Le parti in argento 925/1000 ( o in oro 750/1000) sono smaltate in colore più scuro quasi a sezionare e demarcare luce e spazio, proprio come in quella resa nervosa, sovranamente simmetrica che il Boccioni futurista aveva maturato già dai primi anni del ‘900.
Il pennino della stilografica è coniato da Stipula in oro 14K e garantisce prestazioni di scrittura di elevata qualità, ed è corredato di una punta media in iridio per prevenire la corruzione dell’oro nel tempo.
La penna ha un caricamento trivalente ed accetta sia la cartuccia e il pistoncino rimovibile tradizionale, sia il riempimento diretto mediante un apposito contagocce di carica.
La tiratura della stilografica : Edizione in argento 925/1000 limitata a soli 100 esemplari numerati.
Edizione in oro 750/1000 limitata a soli 10 esemplari numerati e prodotti su ordinazione.