Il 26 aprile del 1798 nasceva a Charenton-Saint-Maurice, Ferdinand Victor Eugéne Delacroix considerato il più importante esponente del Romanticismo francese e senza dubbio colui che aprì la strada all’affermazione della pittura impressionista. Delacroix amava disegnare. Schizzi veloci, bozzetti, erano per lui la maniera suprema per fermare sulla carta l’idea, l’impressione che poi avrebbe trovato sviluppo in un’opera di più ampio respiro.
Come non ricordare i taccuini di viaggio che Delacroix realizzò durante la spedizione in Marocco nel 1832 al seguito del conte e diplomatico Charles Edgar de Mornay. Oggi alcuni sono conservati al Museo del Louvre e altri sono stati smontati e si trovano nelle collezioni pubbliche e private; oltre al grande album di acquerelli, il cosiddetto Album del Marocco.
Un’occasione unica che permetterà all’artista di coronare il suo sogno, quello di conoscere “l’oriente profumato di broccati e di sete, di furberie e di armi damascate” e che darà il suo importante contributo alla nascita della pittura orientalista.
Edgar Degas era uno straordinario collezionista capace di un fiuto commerciale eccezionale. Alla sua morte la sua grande collezione sarà messa all’asta e dispersa, tra il 15 e il 16 novembre del 1918. Di Delacroix possedeva 230 opere tra dipinti, disegni, acquerelli e in particolare un disegno, “ Donna seminuda che brandisce un bastone” che verrà acquisito dal Louvre ed oggi è conservato nel Dipartimento di arti Grafiche del museo parigino.
Si tratta di un disegno preparatorio, che tra i tanti è stato selezionato dalla Prof.ssa Cristina Casoli per la collezione di riproduzione di disegni in facsimile “Louvre. I Disegni più Belli” . Un disegno in grafite con rialzi di bianco realizzato su carta velina, le dimensioni sono 324X228 mm. ma contiene tutti i dettagli che faranno della protagonista dell’opera l’icona della libertà e della lotta per i diritti umani. Berretto frigio, viso colto di profilo, torsione del busto con il braccio destro steso in alto per sventolare il tricolore sulla barricata, mentre il sinistro è arretrato.
Un disegno preparatorio per l’opera iconica che lo ha reso famoso in tutto il mondo e che ancora oggi continua continua ad esercitare il suo fascino per la potenza del suo messaggio. E’ il celebre dipinto “Libertà che guida il popolo” che venne presentata per la prima volta al Salon di Parigi del 1831 e che è conservata al Louvre.
“ L’immagine della Libertà che guida le proprie coorti in cima alle barricate sembra essersi fissata nella coscienza collettiva della modernità come simbolo dei diritti umani, per i francesi in special modo, ma anche in generale per il mondo intero” ( Roy Brown).