La prima edizione dei Promessi Sposi illustrata uscirà per l’editore fiorentino Batelli, tre tomi in sei volumi con sei incisioni in rame inserite all’inizio di ogni volume. Si tratta della seconda stampa della “ventisettana” dei Promessi Sposi dopo la pubblicazione dell’editio princeps di Vincenzo Ferrario che sarà diffusa a partire da giugno del 1827.
Un’edizione questa che uscirà senza alcun ritratto dell’autore e senza alcuna illustrazione ma una semplice brossura in giallo con il titolo I promessi sposi e il numero del tomo. All’edizione fiorentina ne faranno seguito molte altre come quella dell’editore Baudry di Parigi, le due edizioni Pomba di Torino, la Pozzolini a Livorno, le due di Tramater a Napoli e la Velandini di Lugano, molto ricercata dai collezionisti, un editore questo che nel corso di dieci anni stamperà cinque edizioni diverse contribuendo notevolmente alla diffusione oltralpe dell’opera manzoniana.
Numerose nel tempo e destinate ad un grande successo le edizioni illustrate del romanzo manzoniano che senza dubbio hanno contribuito a renderlo ancora più popolare e ne hanno permesso una maggiore fruizione del testo, oltre a rappresentare autentiche opere editoriali oggetto di collezionismo librario.
E’ il caso ad esempio dell’edizione dei Promessi Sposi pubblicata dalla Società Editrice Internazionale di Torino nel febbraio del 1950 illustrata dal celebre pittore e illustratore italiano Aurelio Graffonara ( 1875-1945) che per questo volume di 601 pagine, pubblicato postumo, realizzò ben 22 tavole a colori e moltissimi disegni che andavano ad impreziosire le pagine accompagnando il testo e stimolando il lettore che con le bellissime immagini realizzate per l’opera avrebbe conservato nel tempo un ricordo più inteso e suggestivo della storia di Renzo e Lucia.
Il volume si apre con un ritratto inedito di Alessandro Manzoni realizzato all’epoca in cui l’autore scriveva i Promessi Sposi a cui corrisponde il frontespizio con il titolo I Promessi sposi in grandi caratteri rossi seguito da Storia Milanese del secolo XVII scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni, disegni e acquerelli di Aurelio Craffonara. Il volume che nel 1950 era messo in vendita al prezzo di 15.000 lire si apre con l’introduzione arricchita da un bellissimo disegno che ritrae il volto dell’autore racchiuso in un tondo mentre alla base la sua firma autografa fa da sigillo a un cartiglio appoggiato ad un poderoso volume aperto e a un calamaio dove svetta una penna d’oca.
E’ solo l’inizio di una edizione raffinata ed elegante che riesce ad attirare l’attenzione del lettore e a coinvolgerlo oltremodo in un viaggio nei Promessi Sposi dove i luoghi e i personaggi acquistano corpo e vengono presentati attraverso una riproduzione artistica, fornita oltretutto da una didascalia, in sintonia con le parole dell’autore. Vediamo scorrere così nelle pagine sotto i nostri occhi il curato Don Abbondio, i “bravi”, Don Rodrigo, Renzo Tramaglino, Lucia Modella, il dottor Azzecca-garbugli, Fra Galdino, Padre Cristoforo, e così via, fino alla rappresentazione a colori di autentiche scene tratte dal romanzo, quasi una teatralizzazione delle scene e dei momenti più importanti della narrazione, destinati ad imprimersi per sempre nella mente del fortunato lettore.