Il Mart, il Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, è uno dei musei europei più importanti e dinamici, un polo culturale di rilevanza internazionale, sede tra l’altro della Casa D’arte Futurista Depero e di un importante Archivio dedicato al Novecento. E’ grazie alla collaborazione con la Fundación MAPFRE di Madrid, dove attualmente si trova la mostra, che il 2 luglio aprirà l’esposizione dal titolo “Un’eterna bellezza. Il canone classico nell’arte italiana del primo Novecento” a cura di Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari.
Si tratta di uno dei momenti più ricchi dell’arte italiana del Novecento, dopo la devastazione della Prima Guerra Mondiale nel clima europeo del ritorno all’ordine, si affermano ricerche e movimenti, come la Metafisica, l’esperienza di “Valori plastici”, il Novecento Italiano e la poetica del Realismo Magico, che recuperano temi e soluzioni formali della tradizione artistica. I soggetti allegorici, il ritratto, la figura, il paesaggio e la natura morta sono interpretati secondo un nuovo linguaggio che declina in chiave moderna i valori dell’arte antica e rinascimentale. In questo contesto si consolida l’importanza della conoscenza tecnica intesa come strumento di restituzione e trasfigurazione del reale, alla ricerca di una dimensione senza tempo. Attraverso capolavori assoluti del primo Novecento che provengono dalla Pinacoteca di Brera, il Museo del Novecento di Milano, Museo Morandi, il Museo d’arte Moderna di Parigi e la National Gallery di Praga la mostra propone un percorso tra le opere dei maestri dell’arte italiana che guardano al passato e al canone classico come fonte di ispirazione.
Il percorso espositivo sarà articolato in sette sezioni: Metafisica del tempo e dello spazio; Evocazione dell’antico; Ritorno alla figura. Il ritratto; Il nudo come modello; Paesaggi; Poesia degli oggetti; Le stagioni della vita. In mostra oltre cento opere di alcuni tra i più significativi protagonisti dell’arte italiana: Carrà, Casorati, de Chirico, de Pisis, Savinio, Severini, Sironi ma anche Bucci, Cagnaccio, Donghi, Dudreville, Funi, Malerba, Marini, Martini, Marussig, Oppi e Wildt. L’esposizione intreccia una fitta rete di rimandi visivi con le opere delle Collezioni del Mart presenti nel percorso permanente. Queste ultime sono segnalate da apposite didascalie che mettono in evidenza i collegamenti con Un’eterna bellezza.
Felice Casorati, Ritratto di Renato Gualino, 1923-1924, Courtesy of Istituto Matteucci (Viareggio) and Fundación MAPFRE. ©Felice Casorati, VEGAP, Madrid, 1917