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2016 un anno di celebrazioni per Umberto Boccioni

Stilografica 1916 - Umberto Boccioni

Il 2016 è l’anno dedicato a Boccioni, nella ricorrenza del primo centenario della morte dell’artista calabrese ( 1882-1916) dopo la grande mostra a Palazzo Reale a Milano il prossimo appuntamento sarà al Mart di Rovereto dove il 5 novembre si inaugura “Umberto Boccioni – Genio e Memoria” in cui viene proposta una nuova e inedita versione espositiva della mostra milanese. Due città e due grandi musei italiani che hanno voluto celebrare l’artista e anche grazie alla scoperta di documenti inediti ne mettono in risalto il percorso artistico e la levatura internazionale attraverso 150 opere tra disegni, dipinti, sculture, incisioni, fotografie d’epoca, libri, documenti ed è sostenuta da prestiti nazionali e internazionali.

La mostra dedicata a Umberto Boccioni dal Mart è in perfetta sintonia con l’attività del museo, con le opere presenti nelle Collezioni museali, con i progetti della Casa d’Arte Futurista Depero e non ultima con l’attività di ricerca dell’Archivio del ‘900 del Mart presso cui ha sede il Centro Internazionale Studi sul Futurismo, prestigiosa istituzione con la quale la nostra azienda ha avuto l’orgoglio di collaborare nel 2001 per la pubblicazione del Dizionario del Futurismo a cura di Ezio Godoli, un’opera ancora oggi fondamentale per la conoscenza del movimento fondato da Marinetti.

Vallecchi, la casa editrice ultracentenaria che porta il nome del suo fondatore Attilio Vallecchi, ha voluto omaggiare l’artista, legato agli ambienti di “Lacerba”, sulle cui pagine vennero pubblicate sue opere e presente alla celebre mostra futurista fiorentina alla saletta Gonnelli, la ricorrenza con una preziosa stilografica da collezione che prosegue  il percorso dedicato al Novecento italiano attraverso gli strumenti di scrittura inaugurato con la stilografica del centenario “1903” a cui a ha fatto seguito l’omaggio al Manifesto del Futurismo “1909” per arrivare a “1913”, l’anno di nascita della rivista “Lacerba”, la rivista fondata da Giovanni Papini e Ardengo Soffici, cuore pulsante delle avanguardie del primo Novecento.

Elegante e preziosa, la stilografica “1916” è nata nei laboratori di Stipula, l’azienda fiorentina specializzata nella creazione e produzione di penne stilografiche di alta gamma che vengono realizzate ancora secondo i più antichi criteri di lavorazione manuale, sia meccanici che orafi. Innumerevoli le fasi di realizzazione di quella che possiamo definire, senza esagerare, un autentico gioiello dedicato alla scrittura.
Tornito a mano da barre di Nero di Marte, un materiale ottenuto attraverso la colatura di resine e sodi di ferro che ne permettono l’assorbimento della luce, il corpo della penna è stato inciso con una immagine di uno studio del volto di Umberto Boccioni, tema molto caro all’artista e sul quale più volte si è misurato, sia attraverso il dipinto che la grafica.

Quello al quale si sono ispirati gli artisti di Stipula è il dipinto conservato al Museo del Novecento di Milano dal titolo “Dinamismo di una testa d’uomo” dipinto nel 1914 che è stato, tra l’altro, utilizzato anche per il francobollo che Poste Italiane ha voluto dedicare nella ricorrenza del centenario.

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