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Leonardo. Quando Monnalisa diventa un’Ossessione, la mostra diffusa di Franco Fossi parte da Certaldo

E’ stata inaugurata la scorsa settimana a Palazzo Pretorio a Certaldo la prima di quella che è una mostra originale studiata in occasione dell’anniversario vinciano e  che attraverserà tutti i comuni dell’Empolese Valdelsa, luoghi legati alla biografia del Genio Vinciano. La rassegna espositiva è  dell’artista empolese Franco Fossi e porta il titolo “Ossessione. Direzione Gioconda” a curarla la critica d’arte e studiosa  Laura Monaldi, mostra che per ogni tappa avrà una diversa declinazione.

Il primo appuntamento,  nelle sale del primo piano di Palazzo Pretorio, è dedicato a una retrospettiva della produzione artistica di Franco Fossi. A partire dal 1971, anno a cui risalgono le prime decostruzioni monnalisiane, l’artista ha operato sul capolavoro leonardiano con un taglio scientifico e chirurgico volto a estrapolare gli elementi primi dell’Arte, in un processo evolutivo teso a ristabilire gli equilibri puri e fondanti del gesto estetico.

Allo spettatore non resta altro che entrare in questo primo percorso, a cui ne seguiranno altri più tematici e concettuali, per avere un primo approccio cronologico della ricerca che Franco Fossi ha portato avanti negli anni, lasciandosi ispirare e ossessionare dal grande capolavoro di Leonardo da Vinci.

Secondo Franco Fossi “Leonardo da Vinci con la Gioconda ha trasmesso riflessioni e interpretazioni di universalità che segnano la via di noi contemporanei portandoci a pensare a Leonardo come al mito futuribile. Per questo era determinante fare un DNA visivo, simbolo di riconoscibilità”.

Per Franco Fossiscrive la curatrice Laura Monaldi nel catalogola Gioconda rappresenta un medium segnico da decodificare, un’effige e un’impronta stilistica dalla quale scaturisce una progettualità ancora in progress: un codice espressivo dal quale far generare Arte, mediante particolari processi di estrazione. Come un minatore Fossi si è insinuato oltre gli sfumati leonardiani per astrarne gli elementi primordiali e da qui liberare la propria sensibilità, superando i limiti dello spazio e del tempo, per operare il Nuovo rimanendo pur sempre legato a un mito creativo e cercando di carpire la scintilla iniziale, il primo segno, l’idea-madre con cui la grande immaginazione estetica ha dato vita all’opera: il DNA Visivo”.

Per il Sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini questa mostra, che partendo da Certaldo si diffonde nel territorio dell’Empolese Valdelsa, dimostra come l’arte contemporanea può essere uno strumento importante per le Celebrazioni Leonardiane ma anche per favorire la conoscenza e promozione dell’intero patrimonio culturale dell’Empolese Valdelsa.Per l’assessore alla cultura del Comune di Certaldo Francesca Pinochi, si tratta di un’occasione importante per visitare una mostra inedita e di grande qualità artistica, che nasce da un progetto approfondito ed articolato che favorisce la conoscenza di Leonardo ed offre al tempo stesso nuove chiavi di lettura per riscoprire il nostro territorio.

La mostra rimarrà visibile fino al prossimo 25 agosto.

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