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Leonardo da Vinci. Le opere dalla Collezione Carlo Palli in onore del genio vinciano al Palazzo Pretorio a Prato

Lui ama definirla “una collezione da appassionato” ma con i suoi oltre quindicimila pezzi di opere e testimonianze si tratta di un uno degli archivi più importanti per la conoscenza dell’arte europea, in particolare per quello che riguarda i movimenti nati negli anni Sessanta e Settanta che si prefiggevano il superamento delle categorie tradizionali dell’arte e che dettero vita a Fluxus, al Noveau Realisme,  alla Poesia Visiva in tutte le sue declinazioni , e poi ancora la Transavanguardia, l’Arte Povera, l’azionismo Viennese  la Scuola di Pistoia ed altri ancora. Parliamo della Collezione Carlo Palli, un nome molto  conosciuto nel campo dell’arte che oggi con il suo vasto archivio di opere, documenti, testimonianze oltre a preservare la memoria storica e a incentivare lo studio  su uno dei periodi più prolifici per l’arte italiana   in questi anni svolge un ruolo determinante che lo elegge ad autentico “ambasciatore” dell’Arte italiana nel mondo.

Nel 2006 il grande collezionista pratese ha deciso di donare al Centro Pecci 200 opere della sua raccolta di arte contemporanea e quest’anno in occasione dell’anniversario vinciano il Museo di Palazzo Pretorio in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci ha organizzato la mostra “Effetto Leonardo Opere dalla Collezione Carlo Palli” che sarà inaugurata il 5 aprile e resterà aperta al pubblico fino al 30 giugno.

La mostra al Museo di Palazzo Pretorio, curata dal responsabile di collezioni e archivi del Centro Pecci, Stefano Pezzato, col coordinamento della conservatrice del Museo civico, Rita Iacopino, e allestimento dell’architetto Francesco Procopio presenterà oltre 80 opere di 50 artisti italiani e internazionali articolate in un percorso tematico d’ispirazione leonardesca, quale omaggio al genio vinciano e in “continuità” sia con la grande tradizione storico-artistica della Toscana sia con la vocazione all’arte contemporanea della città di Prato, dove sono sorte e hanno sede varie raccolte contemporanee d’eccellenza.

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