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Aurelio Amendola: Michelangelo, affreschi digitali & dintorni in mostra a Firenze

Aurelio Amendola maestro della fotografia internazionale, in grado, con le sue opere, di dar vita all’arte scultorea al punto di renderla quasi umana ancora una volta torna a confrontarsi con l’opera  di Michelangelo, con la mostra “Aurelio Amendola: Michelangelo, affreschi digitali & dintorni”, organizzata dall’Accademia delle Arti del Disegno, con la regia dell’architetto Alberto Bartalini, che sarà aperta al pubblico dal 15 dicembre al 6 gennaio nella Sala delle Esposizioni in Via Ricasoli 68 a Firenze con ingresso libero.

Le opere di Aurelio Amendola membro dell’Accademia delle Arti del Disegno sono incentrate sui capolavori di Michelangelo e sono state riprodotte attraverso la tecnica dell’affresco digitale su particolari superfici in cemento, oro, ossido di rame e ferro, fibre e trasparenze, successivamente ritoccate a mano, dell’azienda toscana Giannoni&Santoni di Perignano specializzata nel restauro conservativo e nella realizzazione di apparati decorativi.

Nella sala principale saranno esposte quindici opere di Aurelio Amendola realizzate con la tecnica dell’affresco digitale, al centro dello spazio sarà collocata una rivisitazione della “Pietà” di Michelangelo realizzata in polistirolo in scala 1:1, mentre custodita in un’apposita teca si troverà una versione ridotta realizzata in marmo, con misure 50×50 cm, dallo scultore Gualtiero Vanelli, anch’egli membro dell’Accademia delle Arti del Disegno, con cui si concluderà idealmente il suggestivo dialogo con l’originale michelangiolesco. Nella seconda sala saranno collocati gli scatti fotografici originali di Aurelio Amendola che, illuminando le opere di Michelangelo attraverso prospettive inattese, ne esalteranno le forme sinuose e i particolari anatomici.

Da sempre attento al linguaggio della scultura e alle caratteristiche plastiche del marmo, attraverso il sapiente uso della luce, Amendola è in grado di catturare immagini pure, in bianco e nero, dalle quali emergono la forte umanità e il vitalismo dei soggetti ritratti. Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, osserva: “La mostra si presenta come innovativa entro la tradizione: muovendo dalle opere di due grandi accademici, le statue di Michelangelo e le foto di Amendola, i nuovi media ne consentono riletture e reinterpretazioni d’artista”. La storia dell’Accademia fiorentina, la più antica accademia d’arte del mondo occidentale, fondata da Giorgio Vasari e Cosimo I de’ Medici nel 1563, iniziò proprio dall’eredità artistica di Michelangelo, eletto “Guida, Padre e Maestro” e primo Accademico.

La mostra “Aurelio Amendola: Michelangelo, affreschi digitali & dintorni”, rappresenta l’occasione per ricordare, attraverso gli scatti di uno dei più importanti fotografi internazionali che ha dedicato una parte rilevante della sua produzione artistica all’opera michelangiolesca, l’inscindibile legame che storicamente lega Michelangelo all’Accademia delle Arti del Disegno. Le opere fotografiche di Amendola sono state riprodotte attraverso una tecnica artigiana innovativa, strettamente connessa al mondo dell’arte, del design e dell’architettura, e ciò contribuisce a rinsaldare il rapporto che l’Accademia ha con gli artisti e con l’arte della contemporaneità, con le nuove tecnologie a essa applicate e con le maestranze artigiane, coerentemente al suo proposito costitutivo di conservare opere, funzioni e valori culturali del passato e offrire impulsi e contenuti sempre attuali.

La tecnica dell’affresco digitale coniuga l’abilità manuale, la dimensione artistica e le più innovative tecnologie digitali e, attraverso la stampa digitale, permette di imprimere le immagini su qualsiasi superficie materica, dal legno al metallo, al tessuto, per poi diventare una pavimentazione, una carta da parati, un pannello decorativo o un complemento d’arredo. Aurelio Amendola, che vive e lavora a Pistoia ed è famoso nel mondo anche per aver ritratto i grandi protagonisti dell’arte del Novecento, da Giorgio De Chirico a Roy Lichtenstein, da Mario Schifano a Andy Warhol, da Alberto Burri a Giacomo Manzù, Giuliano Vangi, Jannis Kounellis, Marino Marini, Pomodoro, commenta la mostra sottolineando come “grazie alla lungimiranza di Alberto Bartalini, che ha creato questo incontro, all’eccellente tradizione artigianale diGiannoni&Santoni, ho avuto l’opportunità di sperimentare nuove forme espressive, che danno una nuova matericità alle mie opere rendendole contemporanee”.

Antonio Giannoni, per Giannoni&Santoni, dopo aver ringraziato sentitamente l’Accademia delle Arti del Disegno per l’opportunità di esporre in un luogo così prestigioso, ricorda che “il progetto ‘Affreschi digitali & dintorni’ dedicato all’opera fotografica di Aurelio Amendola inerente le opere michelangiolesche è nato da un’intuizione di Alberto Bartalini e grazie alla sperimentazione di Venio Santoni”.

In mostra anche il volume “Michelangelo. La dotta mano”, pubblicato in tiratura limitata dalla Casa editrice FMR, che celebra il genio di Michelangelo Buonarroti. L’inaugurazione della mostra sarà il 14 dicembre alle ore 18.00,  dopo i saluti di Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, interverranno  Giorgio Bonsanti, Segretario Generale dell’Accademia delle Arti del Disegno, Domenico Viggiano, Direttore della Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno, il fotografo Aurelio Amendola, lo scultore Gualtiero Vanelli e Antonio Giannoni per Giannoni&Santoni. La mostra è stata realizzata con il Patrocinio del Comune di Firenze, della Regione Toscana e della Città Metropolitana di Firenze, in collaborazione con “Robot City Italian Art Factory”.

 

 

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