fbpx
Home / DANTE ALIGHIERI / A Firenze, sulle orme di Dante Alighieri nell’anniversario dei 700 anni dalla morte

A Firenze, sulle orme di Dante Alighieri nell’anniversario dei 700 anni dalla morte

“Palazzo Vecchio è il simbolo più antico di Firenze e, all’epoca di Dante, era il cuore della città (…). Per svariati motivi, conservando qui la sua maschera mortuaria abbiamo l’impressione che a Dante sia stato finalmente concesso di tornare a casa“. Le parole di Dan Brown nel suo libro Inferno hanno senza dubbio reso ancor più celebre e nota in tutto il mondo la Maschera di Dante Alighieri nota anche con il nome di Maschera Kirkup, risalente al XVI-XVII secolo, che è visibile al pubblico ed  inserita nel percorso museale di Palazzo Vecchio a Firenze.

In passato, l’opera, era ritenuta una maschera funebre, tratta da un calco impresso sul volto del Sommo Poeta. Con tutta probabilità invece deriverebbe dal calco di un ritratto scultoreo andato perduto. Donata da Alessandro D’Ancona al Comune di Firenze nel 1911, il quale a sua volta l’aveva ricevuta, nel 1901, in dono dalla vedova del celebre dantista inglese Seymour Kirkup. Secondo quanto riportato dal D’Ancona, la maschera sarebbe stata trovata dallo scultore Lorenzo Bartolini verso il 1830 a Ravenna, dove Dante morì in esilio e dove venne sepolto, nel 1321.

Secondo un’altra ipotesi, il calco sarebbe di una scultura del poeta proveniente dal suo sepolcro, e che si sarebbe trovata a Firenze tra la fine del XVI e l’inizio del XVII, essendo stata donata dall’arcivescovo di Ravenna allo scultore Giambologna. Questo ritratto andato perduto sarebbe stato eseguito da Tullio Lombardo, attivo nel sepolcro ravennate e nella attigua basilica di San Francesco tra il 1483 e il 1525.

 

 

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *