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San Valentino, per Lei una stilografica Eleonora Duse “Amarti ora e sempre”

Per San Valentino, ogni innamorato cerca di stupire la sua dolce metà con un regalo particolare, che sia un gioiello, un viaggio, o altro ancora, l’importante è che l’effetto sorpresa non venga meno. Il nostro San Valentino al femminile propone una stilografica da collezione a tiratura limitata e quindi unica nel panorama delle stilografiche dedicate al pubblico femminile.

Uno strumento per la scrittura arricchito dalla lucentezza degli Swarovski azzurri che ne fa un vero gioiello e che ci parla di una storia d’amore che per un decennio legò due grandi personaggi della cultura italiana, Eleonora Duse e Gabriele D’Annunzio suggellata dalla dedica “Amarti ora e sempre” con la quale Gabriele D’Annunzio dedicò l’opera teatrale Francesca da Rimini alla sua amata.

Una personalità molto complessa, quella della Divina” Eleonora, conosciuta in tutto il mondo per l’autonomia creativa e lo spirito con il quale inaugurò un nuovo modo di fare teatro, ma anche per le sue, straordinarie per l’epoca, capacità imprenditoriali e organizzative. Numerosissime le tournée in Sud America, Egitto, Stati Uniti, Inghilterra, Russia e in tutta Europa che fecero di lei uno dei personaggi più importanti per la promozione all’estero della cultura dell’Italia post-unitaria. Una figura la cui fama sarà destinata a superare il vincolo della scena, grazie ai rapporti di stima e di amicizia con numerosi personaggi della cultura internazionale del tempo, da Luigi Pirandello a George Bernard Shaw, da Auguste Rodin a Laurence Alma Tadema, Mariano Fortuny e tantissimi altri.

Firenze fa da cornice a questo tempestoso legame amoroso e artistico. Gabriele D’Annunzio nel 1898 affitterà la villa trecentesca della Capponcina nei pressi di Settignano per essere più vicino alla sua Eleonora che si era stabilita alla Porziuncola.

Per la prima della Francesca da Rimini al teatro Costanzi di Roma vengono coinvolte le migliori professionalità dell’epoca: Antonio Rovescialli scenografo e pittore, Adolfo De Carolis per la parte decorativa dell’allestimento di tipo neobizantino,  Luigi Sapelli in arte “Caramba” per i ricchi costumi tra cui l’abito di Francesca che si ispira alle pitture pregiottesche. Particolarmente esigente sarà Eleonora nel suggerire il colore del mantello blu che nei desiderata della Divina avrebbe dovuto essere come il blu del lago di Pallanza alle quattro del pomeriggio”.

Un amore molto tormentato e purtroppo destinato a concludersi, quello tra il Vate e la Divina Eleonora. Nonostante la separazione Eleonora Duse avrà sempre un posto di primo piano nei ricordi del poeta, per il quale, sarà la più eletta tra tutte le donne e alla sua morte, avvenuta a Pittsburgh nel 1924 in occasione di una tournée, in un telegramma, esprimerà tutto il suo dolore con queste parole : “Il tragico destino di Eleonora non poteva compiersi più tragicamente. Lontano dall’Italia, si è spento il più italiano dei cuori”.

 

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