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La sacra Epifania nel Vangelo del Principe di Francia

Come un grande racconto illustrato, l’Evangelistario casanatense, edito in facsimile e denominato Codice Valois percorre gli episodi più salienti dei Vangeli soffermandosi in particolare all’inizio alle pagine dedicate alla nascita del Salvatore.

Tra le pagine miniate interamente spicca per la brillantezza dei cromatismi e la vivacità della scena narrata, la pagina che accoglie la miniatura dedicata all’Adorazione dei Magi che prelude al passo del Vangelo di Matteo ( 2, I-I2)

Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo. All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta…”.

Così come già visto nella scena della rappresentazione della Natività, di cui questa pagina rappresenta la naturale prosecuzione, il miniatore di Tours ha saputo rendere con grande maestria anche questo episodio. La capanna, racchiude la scena e si innesta sull’edificio dalle fogge classiche, è qui che è incastonata la figura della Madonna che, con l’abito viola spruzzato di decorazioni in oro e il mantello azzurro, mostra il Bambino che tiene sulle ginocchia, davanti a lei il più anziano dei Magi, con una folta barba e canuta capigliatura, si inginocchia portando un ricco dono in oro.

Gli altri due Magi, alle spalle sembrano quasi discutere tra loro, in abiti sontuosi rifiniti con lumeggiature in oro recano in mano i loro doni per onorare il Signore. Su uno sfondo azzurrino, in alto a sinistra su un monte il rilievo di una città turrita e cinta da mura mentre in alto in cielo risplende la stella che li ha guidati nel loro cammino. La sacralità della scena è racchiusa in una accurata cornice dorata con un fastigio a volute quasi a voler rappresentare una pala d’altare, mentre tutto il testo è racchiuso in un cartiglio che sembra aprirsi. La pagina si conclude con un elemento scenografico di grande effetto, sulla destra una candelabra ricca di volute e culminante in una rossa fiamma, in segno di totale devozione verso la sacra Epifania.

 

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