Una stilografica in pochi centimetri, piccoli e preziosi oggetti che fanno parte di un corredo femminile destinato a stupire ma anche svolgono anche la loro funzione, così come quelle più grandi fabbricate per gli uomini, oggi rari esemplari da collezionismo che talvolta è facile trovare nelle nostre case, ricordo di qualche nostro antenato.
Sono le stilografiche baby-size, di dimensioni ridotte ma perfettamente funzionanti, spesso costruite in ebanite con un rivestimento in metallo, spesso in oro, lavorato con decori floreali, riempimento manuale con pennino rientrante e sulla sommità un anellino che serviva per tenere la penna legata a una catenella o ingentilito da una nappa colorata.
Ci riportano indietro nel tempo, quando ogni ballo, durante le feste, veniva registrato su un carnet e poi alla fine della serata era redatto un vero e proprio resoconto. Penna e blocchetto di carta erano immancabili nelle pur ridotte dimensioni delle borsette destinate a contenere tutto il necessario per la serata del ballo. Ed ecco che per prime faranno apparizione, siamo nel 1850, delle piccole matite azionate a spirale, che poi all’inizio del XX secolo verranno sostituite dalle stilografiche in miniatura.
La penna più piccola apparve nel 1910, fu Waterman a presentare la sua Doll Pen, esemplari perfettamente funzionanti che avevano la dimensione di un fiammifero e che inizialmente non furono realizzate per la vendita ma solo per essere esposte e per illustrare in questo modo le capacità tecniche dell’azienda americana.
Di dimensioni ridotte, le Doll pen, per la loro fragilità , erano infatti tornite da barrette sottili di ebanite, erano rivestite in metallo, un accorgimento che serviva sia per aumentarne la resistenza che per impreziosire un oggetto destinato a divenire un gioiello, in oro o argento, spesso inciso a mano e con motivi decorativi in stile floreale.
Nella maggior parte dei casi questi piccoli gioielli erano dotati di meccanismi interni, tipici delle safety pen , ma in versione miniata che sfruttavano un sistema a spirale in ebanite, tornito a mano, usato per spostare il piccolo pennino.
Oggi tanto tempo è passato, rimane comunque l’interesse verso la stilografica anche da parte del pubblico femminile che ricerca nello strumento di scrittura quegli elementi estetici che lo rendano unico e funzionale al tempo stesso, miniature di stilografiche classiche arricchite da quei dettagli femminili oggi irrinunciabili.
E’ il caso della stilografica Lady, dedicata ad Eleonora Duse e ispirata dall’amore travolgente che la grande attrice del Novecento italiano ebbe con lo scrittore e drammaturgo Gabriele D’Annunzio. In una piccola stilografica sono stati concentrati tanti elementi che la rendono un oggetto di culto, da collezione ma soprattutto da usare con estrema facilità nel nostro quotidiano.
Luminosa, è il blu, colore molto amato dalla Duse per i suoi abiti, che la caratterizza e che viene esaltato dalle rifiniture e dalla veretta che reca incastonati Swarovski color Light Zaffir. Un ‘edizione limitatissima a soli 150 esemplari di squisita fattura italiana.