Dopo l’esposizione alle Scuderie del Quirinale, arriva a Firenze l’omaggio a Dante del fotografo Massimo Sestini. Nell’ex refettorio del complesso monumentale di Santa Maria Novella si è aperta la mostra fotografica “Dante 700 – Un ritratto di Dante e i luoghi del Poeta nelle fotografie di Massimo Sestini”, organizzata dall’Associazione MUS.E e promossa dal Comune di Firenze e dai Musei Civici fiorentini, con il sostegno del Ministero per i Beni, le Attività culturali e il Turismo, e del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.
Realizzata con la consulenza artistica di Sergio Risaliti, critico d’arte, curatore, scrittore e direttore del Museo Novecento di Firenze, e con la consulenza scientifica di Domenico De Martino, docente dell’Università di Pavia e direttore del festival Dante 2021 a Ravenna, “Dante 700” è un emozionante viaggio – attraverso 23 scatti speciali – alla ricerca dell’eredità che l’autore della Divina Commedia ci ha lasciato. Le sue parole, il mondo lirico, politico ed emozionale, perfino il suo profilo inequivocabile fanno parte da sempre del nostro Dna culturale ed espressivo. Tracce e sottotracce del Sommo Poeta sono ben presenti nella contemporaneità, nell’immaginario di tutti come nella vita di ogni giorno, nei luoghi della cultura come nelle strade delle nostre città.
Massimo Sestini, fotoreporter di fama internazionale, segue questo filo conduttore e lo analizza con sguardo inedito e con tecniche fotografiche sperimentali e non convenzionali. Da Firenze a Ravenna, dove sono conservate le spoglie di Dante, passando per la sorgente dell’Arno sul Monte Falterona. Ma anche Venezia, Roma, Verona e Poppi, per scoprire – come in un vero reportage – quanto il volto e l’eco del Poeta continuino ad accompagnare le nostre vite.
Le 23 fotografie di Massimo Sestini, lo sguardo di Sestini, sempre proiettato al futuro, emozionante e mai banale, scongiura l’effetto cartolina anche attraverso l’impiego di strumentazioni innovative. Con un’asta telescopica, sormontata da una fotocamera leggerissima, Sestini porta il visitatore letteralmente all’altezza della statua di Dante in una Piazza Santa Croce, a Firenze, svuotata dal Covid. Con un drone, invece, fotografa l’artista Enrico Mazzone intento a realizzare l’opera lunga 97 metri, Divina Commedia, all’interno del Mercato Coperto di Ravenna.
E ancora, immerso nella laguna veneziana, con maschera, pinne e boccaglio, il fotoreporter sfida i vaporetti per immortalare “La barca di Dante”, opera in bronzo dello scultore georgiano Georgy Frangulyan.
Tra gli highlights della mostra, altre due foto che regalano uno sguardo assolutamente inedito.
La prima, un’incredibile immagine del Giudizio Universale di Giorgio Vasari e Federico Zuccari che decora la cupola della cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze. La foto, che offre – per la prima volta – una visione dell’affresco dall’alto verso il basso, è stata realizzata grazie a una fotocamera radiocomandata calata con un filo da pesca dalla sommità della lanterna del Duomo, a 85 metri di altezza.
La seconda, un’immagine simbolica di Firenze che – ripresa dall’alto – diventa un pianeta: Sestini l’ha realizzata sporgendo da un elicottero una macchina fotografica per immagini sferiche legata a un palo lungo otto metri.
Non mancano scatti tratti dalla cronaca, tra liceali alle prese con le terzine dantesche e opere di street art che celebrano con creatività il grande genio della letteratura.
Per la tappa fiorentina, la mostra fotografica si arricchisce di tre immagini speciali, che restituiscono la dimensione del rapporto tra Dante e Firenze. C’è la foto che ritrae la guida turistica Riccardo Starnotti durante uno dei suoi scenografici tour alla scoperta dei luoghi danteschi: vestiti i panni di Dante, declama la Divina Commedia dal Piazzale Michelangelo. C’è Dario Cecchini, il macellaio di Panzano in Chianti, con una versione “carnivora” del poema dantesco. E infine, c’è la foto in cui la statua di Dante di Piazza Santa Croce si specchia in una pozza d’acqua: una visione simbolica ed evocativa, che avvicina e riporta tra noi il Poeta.