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Jacopo da Pontormo maestro della ritrattistica cinquecentesca

Jacopo da Pontormo (1494-1557) è riconosciuto fin dal suo tempo come uno dei maggiori pittori attivi a Firenze nella prima metà del Cinquecento. La sua immagine di genio eccentrico, tramandata dalla Vita dell’artista pubblicata da Giorgio Vasari nel 1568, è stata notevolmente ridimensionata e sotto molti aspetti modificata dalla storiografia più recente, ponendo all’ordine del giorno una riconsiderazione del suo ruolo.

La mostra Incontri miracolosi: Pontormo dal disegno alla pittura – Miraculous Encounters: Pontormo from Drawing to Painting si propone dunque di avviare questo processo tramite la rigorosa analisi di una serie di opere di eccezionale importanza, alcune delle quali esposte insieme per la prima volta. Il fulcro dell’esposizione è rappresentato da uno dei maggiori capolavori dell’artista, la Visitazione, tesoro della pieve dei Santi Michele Arcangelo e Francesco a Carmignano (Prato).

Il recente restauro del dipinto ha rivelato importanti novità sulla tecnica esecutiva del pittore che hanno rappresentato il punto di partenza della mostra, insieme alla possibilità di mostrare il dipinto accanto all’unico disegno preparatorio noto, il magnifico Modello in pietra nera custodito agli Uffizi. La singolare iconografia dell’opera, l’incontro miracoloso tra la Vergine Maria e sua cugina, sant’Elisabetta, nel momento in cui entrambe portano in grembo i loro figli prodigiosi, il Salvatore e il Battista, viene riesaminata in questa occasione e nuove ipotesi vengono proposte sull’originale, e ancora controversa, destinazione della pala.

L’opera di Pontormo come pittore di opere sacre è messa a confronto con le sue grandi invenzioni come pittore di ritratti come  il celebre Ritratto di Alabardiere, capolavoro assoluto della ritrattistica cinquecentesca e modello fondamentale per l’evoluzione dei ritratti fiorentini successivi. Anche l’Alabardiere  è stato esposto accanto al suo unico disegno pervenutoci, un raffinato studio in pietra rossa della posa e dei dettagli del ricco costume indossato dall’effigiato.

Un altro ritratto esposto  è quello  recentemente riscoperto e identificato  con il Ritratto di Carlo Neroni ricordato dal Vasari nella Vita del Pontormo. Dopo quasi due secoli, questo magnifico quadro, in eccezionale stato di conservazione, tornerà a Firenze per poi essere presentato per la prima volta in assoluto negli Stati Uniti. La mostra offre inoltre al pubblico l’eccezionale opportunità di ammirare il dipinto, proveniente da una collezione privata, dopo il suo recente restauro.

 

 

 

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