Sarà sottoposta ad un intervento di restauro la “Madonna col Bambino” di Giotto oggi conservata nella Pieve di Borgo San Lorenzo, frammento di una più ampia composizione che si trovava sull’altare maggiore dell’Oratorio della Beata Vergine degli Azzurri presso la Compagnia di Sant’Omobono. I fedeli abituati alla sua presenza e i visitatori dovranno aspettare un mese all’incirca per il ritorno dell’unica opera di Giotto di Bondone presente nel Mugello e momento di grande attrazione per l’itinerario-evento “Nel Mugello sotto il cielo di Giotto” (10 giugno 2017-7 gennaio 2018) organizzato per le celebrazioni del 750° anniversario della nascita del grande maestro della pittura italiana.
La tavola è stata trasferita temporaneamente per essere sottoposta ad un trattamento conservativo che ha promosso l’Unione dei Comuni del Mugello, in accordo con la Parrocchia di Borgo San Lorenzo e la Soprintendenza Fiorentina proprio a conclusione dei festeggiamenti per l’anniversario della nascita dell’artista inventore della pittura italiana.
L’opera sarà infatti sottoposta a un procedimento di “disinfestazione anossica”: la tavola sarà racchiusa in un involucro costituito da uno speciale film polibarriera, all’interno del quale verrà immessa aria atmosferica modificata. Il sacco rimarrà sigillato per tre settimane, con un controllo accurato dei parametri di concentrazione d’ossigeno, temperatura e umidità. In seguito sarà eseguito un trattamento antiparassitario e preservante.
“Con questo intervento all’unica opera giovanile di Giotto presente in Mugello, concludiamo il nostro omaggio a questo grande artista – ha sottolineato l’assessore al Turismo dell’Unione dei Comuni del Mugello Federico Ignesti -, in occasione del 750° anniversario della nascita. Un omaggio lungo otto mesi che si è concretizzato con la nuova illuminazione della Pieve di Borgo e con l’organizzazione dell’itinerario ‘Nel Mugello sotto il cielo di Giotto’ che, ricordiamo, partiva dal Museo del Beato Angelico di Vicchio con l’esposizione della splendida tavola Madonna di San Giorgio alla Costa, prestito dell’Arcidiocesi Fiorentina, ora esposta al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze – sottolinea l’assessore Ignesti -, per proseguire alla Casa natale di Giotto a Vespignano, per la Pieve di Borgo con la Madonna di Giotto e ad altri luoghi che conservano opere del trecento. Un evento che ha richiesto una complessa organizzazione, ed ha ottenuto apprezzamenti e riscontri decisamente positivi. Nel solo museo vicchiese i visitatori sono aumentati del 371%, mentre – conclude l’assessore Ignesti – il numero complessivo di visitatori nei quattro musei coinvolti nell’itinerario ha visto un incremento del 27,3%”.