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Giuseppe Verdi. La Messa di Requiem in onore del “profeta” del Risorgimento Alessandro Manzoni

Non è un mistero che Giuseppe Verdi ebbe per Alessandro Manzoni una autentica venerazione e lo dimostrano queste sue affermazioni che non lasciano alcun dubbio in merito. ” Cosa potrei dirvi del Manzoni?- scriveva alla contessa Clara Maffei nel 1868 – Come spiegarvi la dolcissima indefinibile, nuova, prodotta in me alla presenza di quel Santo, come voi lo chiamate? Io me gli sarei posto in ginocchio dinanzi se si potessero adorare gli uomini”.

Verdi nutrì una profonda ammirazione nei confronti di Manzoni sin dai suoi esordi artistici, come attestano i tentativi, mai pubblicati, di musicare il Cinque Maggio e i cori delle tragedie del poeta. Il Maestro lesse per la prima volta I promessi sposi intorno al 1835, restandone affascinato per l’autenticità dei contenuti. Grazie alla frequentazione del salotto di Clara Maffei, Verdi riuscì ad entrare in contatto diretto con Manzoni il 30 giugno 1868.

Giuseppina Strepponi, moglie di Verdi, si era infatti recata in visita dallo scrittore in compagnia della Maffei per organizzare un incontro fra i due artisti; in quella circostanza, Manzoni trasmise alla Strepponi un invito a Verdi, che rimase profondamente emozionato per l’attestato di stima accordatogli dal letterato milanese. Appresa la notizia della morte di Manzoni, Verdi, già a partire dal giorno successivo scrisse all’editore Giulio Ricordi, manifestandogli l’intenzione di onorare la memoria dell’amico defunto con una composizione celebrativa, la futura Messa da requiem, che venne eseguita a Milano nella chiesa di San Marco il 22 maggio 1874, ad un anno dalla scomparsa.

Per molti critici la Messa da Requiem scritta in onore di Alessandro Manzoni è uno dei massimi capolavori di musica sacra, creata per omaggiare uno dei protagonisti del Romanticismo italiano e del Risorgimento, quasi un profeta, ” liberi non sarem se non siam uni” sono le parole del Proclama di Rimini, uniti e liberi perché fratelli. Una musica profondamente legata al suo tempo, quella di Giuseppe Verdi e che intendeva proseguire la strada tracciata dal Manzoni con le sue opere.

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