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Collezioni. Tra ” I disegni più belli” degli Uffizi il Ritratto di nobildonna del Bronzino in pietra rossa

E’ nel capitolo de Le Vite dedicato agli Accademici del Disegno che Giorgio Vasari scrive del Bronzinopittore fiorentino veramente rarissimo e degno di tutte le lodi. Costui, essendo stato molti anni col Puntormo, come s’è detto, prese tanto quella maniera et in guisa immitò l’opere di colui, che elle sono state molte volte tolte l’une per l’altre, così furono per un pezzo somiglianti“. Se guardiamo alla produzione grafica di questo grande artista e  ritrattista della corte medicea  sono pochissimi  i disegni giunti sino a noi e soltanto  una cinquantina sono stati a lui attribuiti. E’ il caso del foglio selezionato dalla D.ssa Cristina  Casoli per la collezione de “I disegni più belli provenienti dalla Galleria degli Uffizi, che all’inizio era considerata un’opera di Leonardo da Vinci, in seguito al Pontormo, poi a seguire oggetto di ulteriori attribuzioni, in particolare considerata opera di artisti quali  Francesco Ubertini, Francesco Franciabigio e Giovanni Antonio Boltraffio.

Come sottolinea Cristina Casoli nel suo saggio che accompagna l’opera editoriale (in soli 199 esemplari e di cui sono rimaste le ultime copie), ” Dibattuta e per nulla chiara è anche l’identità di questa mezza figura di donna che “pare ritratto”, secondo Pasquale Nerino Ferri da riconoscersi in Beatrice d’Este, ma ricordiamo che per il curatore della collezione il foglio era di Leonardo! Insomma, sembra non ci sia pace per questo splendido disegno nel quale il nostro autore, come già il Pontormo e il Rosso Fiorentino, sperimenta le molteplici possibilità tonali offerte dalla pietra rossa.

L’indagine delle tecniche, – prosegue la storica dell’arte – il loro riconoscimento, l’individuazione di uno strumento rispetto a un altro è ininfluente per una corretta valutazione delle qualità espressive di un artista, così come l’esatta definizione del colore di una carte. La pietra rossa ( insieme al carboncino) era un mezzo molto amato dal Bronzino, qui impiegato con magistrale precisione al fine di restituirci una figura femminile elegante di austera bellezza“.

 

 

 

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