Il Museo del Tessuto di Prato dedica a Leonardo da Vinci, dal 16 dicembre al 26 maggio 2019, una mostra che evidenzia l’interesse, la sensibilità e l’ingegno dell’artista nella messa a punto e nell’invenzione di dispositivi e macchine per una delle attività economiche preponderanti del suo tempo, l’arte tessile. La mostra è organizzata dalla Fondazione Museo del Tessuto in collaborazione con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e i Museo Leonardiano di Vinci e si avvale del patrocinio e del contributo del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. La mostra vuole essere un efficace strumento di comprensione e di divulgazione delle invenzioni leonardesche attraverso ricostruzioni 3d, apparati multimediali e modellini in scala, e anche un’occasione per valorizzare l’importanza dell’ingegneria meccanica applicata all’industria tessile, elemento che la collega saldamente alla storia del distretto pratese.
Main sponsor dell’iniziativa è ESTRA, la holding toscana tra i primi dieci gruppi industriali per vendita di energia in Italia. La mostra si avvale inoltre del contributo della Regione Toscana, dell’Associazione Acimit e delle imprese del Gruppo meccanotessili di Confindustria Toscana Nord. Il percorso espositivo si aprirà con una prima sezione con le riproduzioni in grande scala di alcuni dipinti di Leonardo. I ritratti e soggetti religiosi presenti in mostra saranno letti con un taglio nuovo e inusuale per mettere in luce gli studi leonardeschi sul panneggio e le sue osservazioni per una migliore restituzione in pittura della consistenza delle stoffe e del movimento delle pieghe secondo i diversi tipi di tessuto.
Dai dipinti emerge inoltre l’attenzione alla decorazione delle vesti sottolineata dai celebri “nodi” che testimoniano ulteriormente il suo approccio “universale” alla natura. Il visitatore sarà inoltre accompagnato nella visita da un’istallazione sonora creata da Giorgio Ferrero e Rodolfo Mongitore della Minus&Plus, ispirata a un immaginario spartito ideato a partire dai progetti di Leonardo degli strumenti musicali. La ciclicità della composizione è un richiamo ai motori, alle ripetizioni, ai meccanismi circolari al nodo vinciano, mentre nella concretezza del suono sordo dei legni risuona la materia prima alla base delle invenzioni. Nella seconda sezione della mostra, uno scenografico allestimento evocherà i meccanismi delle ruote dentate presenti nei disegni di Leonardo e introduce al tema degli studi sui dispositivi e sulle macchine. Studi che durante il soggiorno milanese, oltre alla meccanica, ingegneria e architettura sono stati dedicati al settore tessile, industria che in ambito lombardo, grazie alla corte dei Visconti e poi degli Sforza, conosce un significativo sviluppo.
Un primo multimediale immersivo illustra il processo produttivo della lana e della seta grazie ad una puntuale ricerca iconografica sui trattati e i manoscritti dell’epoca. Un secondo multimediale immersivo che mescola i disegni di Leonardo presenti nel Codice Atlantico e Codice Madrid I e i modelli dinamici 3d del Museo Leonardiano di Vinci presenterà al pubblico in quale parte del processo produttivo laniero e serico dell’epoca si concentrano i progetti di Leonardo. Grazie ai modelli storici in legno e metallo concessi in prestito dal Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, il visitatore potrà apprezzare al meglio i dispositivi per la ritorcitura e binatura del filato di seta dotati di meccanismi di arresto, un maglio battiloro per la produzione di lamine da sbalzo, medaglie, monete e borchiette che trovavano applicazione nel settore del ricamo, un telaio meccanico, tra le macchine più complesse da lui concepite, sviluppato dagli esemplari manuali ma dotato di navetta lanciata in automatico, meccanismo che sarà riproposto poi solo in epoca preindustriale. Anche il processo di rifinizione del panno di lana diventa oggetto d’interesse da parte di Leonardo, con progetti per macchina garzatrice e cimatrice visibili in mostra attraverso i modellini del MUST. La mostra permetterà quindi di comprendere come il genio e gli studi di Leonardo sono stati orientati all’ottimizzazione del lavoro poiché un processo più fluido, veloce e perfetto poteva apportare vantaggi economici conseguenti ai tempi di produzione e al personale impiegato.