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In visita al Louvre, tempio dell’arte che ospita “Sogno d’Italia” la collezione del marchese Campana

E’ il più grande museo del mondo, autentico tempio dell’arte che con la sua Piramide che spicca nella Cour Napoléon custodisce un patrimonio artistico vastissimo che proviene da ogni angolo del mondo. Ogni anno nove milioni di visitatori varcano il suo ingresso per entrare nella magia di un luogo unico al mondo, ma il Louvre non è sempre stato un museo. Il palazzo che lo ospita durante il regno di Philippe Auguste ( 1190- 1202) era una fortezza medievale, in seguito, durante la seconda metà del XIV secolo Carlo V lo trasformò in residenza dei re di Francia e questo per la durata di quasi settecento anni.

Nel 1793 il palazzo del Louvre diventa museo e da quella data è dedicato alla conservazione di migliaia di opere d’arte grazie ai numerosi dipartimenti in cui è suddiviso : arte egizia, occidentale, islamica, greca, etrusca, romana, pittura e scultura dal Medioevo al XIX secolo. Sono 460.000 in tutto le opere che qui sono conservate tra cui alcuni capolavori assoluti come la Venere di Milo, la Gioconda di Leonardo da Vinci, le Nozze di Cana del Veronese e “La Libertà che guida il popolo” celebre dipinto di Eugène Delacroix. Da non dimenticare l’importante collezione del  Dipartimento di Arti Grafiche che consta di 183.500 opere, opere che per la loro fragilità vengono esposte solo occasionalmente. Di recente all’interno del museo è stato creato un Pavillon des Sessions che è dedicato alle arti primitive, si tratta di una branca del Musée du Quai Branly che propone al pubblico un centinaio di capolavori di arte africana, asiatica, oceanica e delle Americhe.

 Fino al 18 febbraio il Louvre ospita la mostra “Sogno d’Italia“, per la prima volta dopo la sua disgregazione la Collezione del marchese Campana viene esposta al pubblico, dando così l’immagine completa della più ambiziosa collezione privata del XIX secolo formata da 12.000 reperti archeologici, pitture, sculture e oggetti d’arte. Tra le 500 opere esposte il celebre Sarcofago degli Sposi e la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello. L’intera collezione venne sequestrata nel 1857 e venduta allo Stato Pontificio per poi essere dispersa in Europa. Nel 1861 lo Zar Alexandre II comprò parte della collezione per il Museo dell’Ermitage, più di 10.000 oggetti d’arte furono invece comprati da Napoleone III che li divise tra Louvre ed altri musei. La Collezione Campana dopo un passaggio a Roma durante l’estate andrà in mostra  a San Pietroburgo

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