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Firenze. Settlement di Antony Gormley in dialogo con l’Ermafrodito in attesa della mostra “Essere”, dal 26 febbraio agli Uffizi

Le geometrie contemporanee di Antony Gormley mimetizzate tra le forme classiche delle sculture d’arte antica nella Galleria degli Uffizi di Firenze. Sono comparse nei giorni scorsi con l’installazione di due opere del celebre artista londinese al secondo piano della Galleria degli Uffizi: Si tratta di ‘Another time, collocata nel corridoio proprio di fronte alla grande vetrata che guarda Ponte Vecchio e del blocco in forma umana Settlement, sul pavimento della sala 43, posto in dialogo con il celebre ‘Ermafrodito dormiente‘, copia romana di età imperiale da un originale ellenistico del II secolo a.C, spostato qui per l’occasione dalla sua collocazione di fronte alla sala 38, sempre al secondo piano, dove si trova ordinariamente.

 

Le installazioni che saranno a breve seguite dall’arrivo, sulla terrazza sovrastante la Loggia dei Lanzi di un’altra versione di ‘Another Time’, costituiscono l’ ‘anticipo’ di ‘Essere’, esposizione dedicata a Gormley ed accolta agli Uffizi dal 26 febbraio al 26 maggio. Ad esserne protagoniste saranno numerose opere dell’artista inglese, realizzate in diversi materiali e dimensioni, che esplorano la doppia tematica del corpo nello spazio e del corpo come spazio.

 

Another time di Antony Gormley

 

Curata da Eike Schmidt e da Max Seidel la mostra “Antony Gormley. Essere” sarà allestita nella nuova e ampia sala espositiva Magliabechiana dove verranno collocate dodici opere. Molti di questi lavori sono stati realizzati per l’occasione, e sono frutto di un lungo processo creativo: tra essi Veer II (2018), un’evocazione tridimensionale in ghisa di un sistema nervoso al centro del corpo, a grandezza naturale, e Breathe (2018), un’opera espansiva di grandi dimensioni ricoperta di piombo, che applica i principi cosmici del Big Bang alla singolarità di un corpo soggettivo.

 

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