- Volume di 360 pagine formato cm 16×22
- Stampa con speciale retinatura a modulazione di frequenza e applicazione di oro in polvere.
- Contenuto in un elegante cofanetto rivestito in seta e rilegato artigianalmente in pelle bianca con impressioni in oro sul dorso.
- Commentario di corredo rilegato in canapa grezza.
- Tiratura limitata a soli 300 esemplari per il mercato italiano e 200 esemplari per il mercato estero e per enti, biblioteche e istituzioni.
- In collaborazione con la Biblioteca Riccardiana di Firenze.
Presentazione a cura del dott. Salvatore Italia, direttore generale nel Ministero per i beni e le attività culturali.
Introduzione a cura del prof. Antonio Paolucci, soprintendente speciale per il Polo museale fiorentino.
Profilo storico della figura di Federico II a cura del prof. Franco Cardini, ordinario di Storia medievale all’Università di Firenze.
Descrizione del manoscritto, analisi codicologica e commento iconografico a cura della dott.ssa Giovanna Lazzi, direttrice della Biblioteca Riccardiana.
Dott.ssa Isabella Ceccopieri, conservatrice dei manoscritti della Biblioteca Casanatense di Roma.
Della straordinaria raccolta di codici medioevali conservati alla Riccardiana fa parte il manoscritto su pergamena noto come Salterio di Federico II, che la nostra casa editrice, fiorentina per nascita e verrebbe da dire per vocazione, ha voluto riprodurre in edizione facsimilare con il titolo di Libro dei Salmi di Federico II.
Uno squisito gioiello, miniato probabilmente in qualche scriptorium dell’Asia minore in torno al 1235-1237, schiuso finalmente ad un pubblico di bibliofili e amanti dell’arte in omaggio ad una figura storica della quale rimangono illustri memorie in tutta Italia.
Basata sull’analisi compiuta intorno alla metà degli anni Cinquanta dallo studioso tedesco Hugo Buchthal, una consolidata traduzione vuole che il codice sia stato commissionato dall’imperatore svevo quale dono di nozze per la terza moglie Isabella d’Inghilterra, figlia del re Giovanni Senzaterra e sorella di Enrico III Plantageneto.
Oro, gioielli, collane, vasellame, suppellettili e, probabilmente, anche quel libro dei sali che avrebbe dovuto accompagnare l’imperatrice nelle preghiere quotidiane costituivano la sontuosa dote delle nozze, solennemente celebrate a Worms il 20 luglio del 1235.
Degno della sua regale committenza, il codice colpisce per la ricchezza cromatica delle miniature, per l’oro dei fondi, che li apparenta ai mosaici, e per la vivacità dei colori. Una brillantezza restituita nel facsimile grazie alla stampa con speciale retinatura a modulazione di frequenza che consente di riprodurre i dettagli con nitidezza fotografica.
Mediante l’applicazione di oro in polvere si è cercato di rendere le caratteristiche quasi gessose dell’oro a pennello che impreziosisce il codice, mentre la pergamena naturale impiegata per rivestire i piatti del volume restituisce il sapore medioevale della legatura originaria.
Edito in collaborazione con la Biblioteca Riccardiana di Firenze, il facsimile è accompagnato da un commentario che conduce per mano alla scoperta dei suoi mille tesori.
Profilo culturale e inquadramento storico della figura di Federico II sono stati curati dal professor Franco Cardini, medievalista di fama internazionale, mentre la stessa direttrice della biblioteca, la dottoressa Giovanni Lazzi, si è amorevolmente dedicata alla descrizione del manoscritto e al commento iconografico delle tavole, che consente di gustarne appieno il ricco e variegato apparato decorativo.