In questi giorni al Teatro dell’Opera di Firenze è di scena La traviata di Giuseppe Verdi, che torna sul palcoscenico del Maggio. L’opera, con la drammaturgia e regia di Francesco Micheli che, in questa occasione, vede sul podio il maestro Enrico Calesso dirigere l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, è entrata a far parte del repertorio del Maggio. Dopo aver debuttato due mesi fa nello scorso mese di settembre, per la Trilogia Popolare Verdiana assieme a Il trovatore e Rigoletto, La Traviata , gli altri appuntamenti sono in programma per il 5 e il 7 dicembre alle 20; 9 dicembre alle 15:30, vede Ekaterina Bakanova nel ruolo di Violetta.
Il colore emblema de La Traviata, nella rilettura di Francesco Micheli, è il bianco, simbolo della purezza, colore delle camelie , la storia è ispirata al racconto La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio, che rappresenta il candore di Violetta. Un candore interiore, che va ben oltre i vestiti con cui è abbigliata o le azioni che compie ,nella regia di Francesco Micheli, Violetta si immerge anche in una enorme coppa come una ballerina di burlesque e indossa abiti molto vistosi, e che guarda piuttosto all’autenticità del suo animo. Purezza e autenticità che, alla fine dell’opera, non vedono la protagonista accasciarsi sul palcoscenico stroncata dalla tisi, ma allontanarsi verso un simbolico orizzonte, come un’ascesi verso un’altra dimensione.