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Stipula, quando il pennino è d’autore!

Tra le parti che compongono una penna stilografica il pennino è una delle più importanti e in grado spesso di fare la differenza, sia per i materiali, sempre più sofisticati, oro, acciaio, titanio, punte in iridio, che per i formati e le caratteristiche che consentono di raggiungere gradi sempre più alti nell’espressività e nella precisione.

E’ in questa direzione che va la ricerca della casa di produzione di stilografiche Stipula, che ha sede a Firenze dal 1973, anno in cui venne fondata da Renzo Salvadori facendone un’azienda in grado di fondere le antiche lavorazioni con le tecnologie moderne, realizzando prodotti di altissimo valore che sono autentici pezzi da collezione.

Una ricerca anche nel campo dei pennini che li ha messi sulle tracce di Globus, la celebre ditta di Bologna di cui si erano completamente perse le tracce. E’ nel 2013 che Stipula ha intrapreso il recupero dell’impianto artigianale con cui la storica Globus produce va pennini per stilografiche dal 1945. Fondata alla fine della II Guerra Mondiale dal Cav. Mario Cecchini, la Globus produceva con 188 stampi artigianali lamine di oro e acciaio per la maggior parte dei grandi marchi internazionali della scrittura dell’epoca.

Oltre a questo era impegnata nell’approvvigionamento del mondo delle cartolerie specializzate e dei centri di assistenza di tutta Italia con un vasto catalogo di pennini adattabili, per misura e caratteristiche, alla gran parte delle penne a serbatoio dell’epoca.

Alla fine degli anni ’60 i pennini Globus cessarono di essere prodotti e il Cav. Mario Cecchini ripose tutte le sue attrezzature in una cantina, nel centro di Bologna, dove sono state scovate dai figli solo nel 2012, alcuni anni dopo la sua morte. Il lavoro di restauro, di grande complessità tecnica, ha impegnato Stipula per diversi anni ma poi è finalmente sfociato in una serie di lamine di concezione tanto tradizionale quanto rivoluzionaria per le prestazioni di scrittura che garantiscono : lo Sti-Flex 1945 è realizzato con un DNA Globus, sulla base di criteri di laminazione del metallo e lavorazione della lamina che oggi sono completamente dimenticati.

Grazie alla combinazione di spessori, taglio e affinatura della punta, il pennino Sti-Flex 1945 si può considerare un pennino flessibile della fine degli anni ’30 e come tale può inserirsi a pieno titolo in una antica tradizione di esaltazione dell’espressività della punta stilografica sulla carta.

L’anima del pennino antico si ritrova anche sull’Ultrafine ideografico 1940, realizzato in oro 14 KT con materiale post bellico, ma ispirato a un protocollo della fine degli anni ’30. Il protocollo dettava le caratteristiche dei pennini montati sulle stilografiche che le rappresentanze diplomatiche del Regno d’Italia  offrivano in dono alle controparti asiatiche e in particolare ai rappresentanti dell’Impero Giapponese, allora alleato in Italia. Il pennino infatti per la finezza e la speciale conformazione della punta era considerato particolarmente adatto alla scrittura degli ideogrammi orientali.

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