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S. Maria Novella e il suo Complesso, scrigno di tesori unico al mondo

Sulla grande torre usata già in epoca medievale per avvistare i frequenti incendi, venne edificato nel XIV secolo il Campanile di Santa Maria Novella, alto m.68,80 la cui costruzione si deve a Fra Giovanni Bracchetti da Campi e che oggi è sottoposto a un delicato e importante restauro, un telo che lo ricopre ce ne restituisce l’immagine lasciando così inalterata la visione dello skyline fiorentino.

Da sempre punto di riferimento nella visione panoramica della città e già in antichità riprodotto in affreschi e dipinti, lo troviamo infatti nella “Madonna della Misericordia” del 1342, è formato da tre piani di bifore e trifore che si alzano dal tetto della chiesa con l’agile guglia a cuspide, la cui muratura in mattoni a facciavista è già stata quasi completamente restaurata.

Al fine di valorizzare il patrimonio artistico del complesso monumentale della Basilica, nel 2012 è stato siglato un accordo tra il Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno e il Comune di Firenze proprietari rispettivamente della Basilica e degli ambienti del convento d’intesa con l’Opera per Santa Maria Novella che gestisce la Chiesa dal 2000.

Pertanto il visitatore ha la possibilità di svolgere un unico percorso che include la Basilica che tra i numerosi tesori conserva il Crocifisso di Giotto,, il Museo di Santa Maria Novella e i Chiostri, un’operazione che ha consentito una valorizzazione ottimale e un grande miglioramento delle condizioni di fruizione del valore artistico ma anche spirituale delle opere d’arte da parte dei visitatori, preservando l’unitarietà del complesso dell’antico convento domenicano.

Dallo scorso aprile poi i più antichi e pregevoli ambienti del convento sono entrati in maniera permanente a far parte del percorso museale di Santa Maria Novella:  il Chiostro Grande  di  imponenti dimensioni con la rappresentazione del ciclo delle Storie di Cristo e di santi domenicani, pregiate opere di Alessandro Allori, Santi di Tito, Ludovico Cigoli e Bernardino Poccetti, il Dormitorio settentrionale e la Cappella dei Papi, un vero e proprio ‘gioiello’ della pittura fiorentina nella fase di transizione fra Rinascimento e Manierismo, ultime vestigia degli smantellati appartamenti papali di Santa Maria Novella realizzati a partire dal secondo decennio del Quattrocento.

E’ dal primo luglio che è stata decisa una revisione del prezzo del biglietto d’ingresso al complesso monumentale di 7,50 euro che viene così adeguato al costo medio del biglietto dei principali musei statali, dei musei civici e delle principali basiliche fiorentine con tutti i criteri di riduzione e gratuità previsti negli altri musei, compresa la gratuità della domenica al museo prevista per la prima domenica del mese.

La revisione del biglietto d’ingresso garantirà la prosecuzione dei delicati ed impegnativi interventi di restauro del Complesso che comprende non solo il campanile ma anche le coperture, elementi lapidei del Chiostro degli Avelli, affreschi e dipinti, assicurando la conservazione, la manutenzione  e la tutela  del patrimonio storico, artistico, religioso e culturale.

 

 

 

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