fbpx
Home / Bibliofili / La lavanda dei piedi nel Codice Valois

La lavanda dei piedi nel Codice Valois

“Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava,  si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita.  Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto.

Il Vangelo di Giovanni inizia così la descrizione de “La lavanda dei piedi” che vediamo ben rappresenta in una piccola ma preziosa miniatura del manoscritto casanatense n.2020 in edizione facsimile Codice Valois che ha tutto il respiro di una miniatura a tutta pagina di cui l’evangelario è particolarmente ricco. Gli apostoli seduti su dei pancali, affollano una stanza e con sguardo sbigottivo verso Gesù che inginocchiato davanti a Pietro gli sta lavando i piedi. L’anziano e barbuto discepolo, così come riportato dal testo del Vangelo, porta la mano alla testa in segno di rifiuto del servizio che il Maestro sta per compiere.

Poggiato sulla spalla e sopra la tunica, Gesù porta un lungo panno bianco che servirà per asciugare i piedi che sta per immergere in un catino dal fusto lungo e decorato. Talvolta nelle scene liturgiche il bacile assume la forma simbolica del calice, prefigurando l’eucarestia, garanzia di salvezza. Particolarmente realistici i tratti dei volti degli apostoli che si accalcano intorno alle due figure principali mentre i rilievi delle vesti e le bordature sono segnati da lumeggiature in oro a pennello che danno luminosità e impreziosiscono il manoscritto di regale committenza.

lavanda 2

 

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *