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Il Convento nel Mugello , culla dei Francescani, Bosco ai Frati

Secondo la tradizione fra’ Bonaventura da Bagnoregio ricevette la nomina a Vescovo di Albano mentre stava compiendo dei servizi per il convento, era intento infatti a lavare delle stoviglie in un catino di pietra ancora oggi esistente che da allora venne conservato in una cappella. Siamo nel Convento di Bosco ai Frati nel Comune di San Piero e Scarperia in Mugello circondato da boschi di cerri, fondato dagli Ubaldini nel VI secolo, venne donato ai Francescani che vi entrarono nel 1212.

Quasi del tutto abbandonato a causa della peste, riprese vigore solo nel 1420 grazie a Cosimo il Vecchio che dopo averlo comprato, il convento si trova infatti vicino alla Villa di Cafaggiolo, lo ricostruì e questa fu una delle prime opere di Michelozzo per il ricco banchiere fiorentino. La Chiesa di San Bonaventura infatti venne dotata di un portico a colonne all’sterno, mentre l’interno venne arricchito da volte a crociera ed ampliò il coro poligonale.

Nel 1427 con la bolla di Martino V fu di nuovo sede di ordini religiosi e nel 1430 Cosimo I allestì una biblioteca con molti volumi pregiati. Per l’altare maggiore il Beato Angelico dipinse una pala, siamo tra il 1450 e il 1452, al suo ritorno da Roma, a riprova è la presenza dell’immagine di San Bernardino nella  predella, santo che venne canonizzato nel 1450 e anche per motivi stilistici, oggi il dipinto è conservato nel Museo di San Marco.

La pala rappresenta una Sacra conversazione, al centro troviamo la Madonna col Bambino tra due angeli, insieme a sei figure di Santi. La Madonna è seduta su un ampio trono coperto da un drappo dorato e da cuscini, alle sue spalle una nicchia ricoperta sempre da un drappo dorato che si conclude con una cupola a conchiglia, i due angeli ricordano quelli del Duomo di Orvieto affrescata dall’Angelico e bottega nel 1437. I santi ritratti invece sono Sant’Antonio da Padova, San Ludovico di Tolosa, San Francesco, i Santi Cosma e Damiano protettori dei Medici, in particolare di Cosimo il Vecchio, e San Pietro Martire, santo domenicano, dell’ordine a cui apparteneva il Beato Angelico.

Alla pala è abbinata una predella, anch’essa custodita nel Museo di San Marco insieme al dipinto, anche se questo abbinamento non è sicuro e mancherebbero documenti certi. In questa al centro si trova un Cristo in Pietà e sei figure di santi a mezzobusto entro delle nicchie, mentre secondo alcuni storici la predella originaria sarebbe stata costituita da pannelli sparsi con Storie di San Francesco.

Nel complesso La Sacra Conversazione si differenzia dalla Pala di Annalena, conservata sempre al Museo di San Marco, sul cui modello è esemplificata, per una nuova consapevolezza delle necessità prospettiche e una nuova monumentalità nella descrizione del fondale architettonico, memore dei monumenti romani.

http://www.mugellotoscana.it/it/itinerari/i-luoghi-dei-medici/convento-di-bosco-ai-frati.html

http://www.polomusealetoscana.beniculturali.it/index.php?it/190/museo-di-san-marco-firenze

5, 12 e 19/05 – VISITE GUIDATE AL CONVENTO DI BOSCO AI FRATI
Scarperia e San Piero, loc. Lucignano – ore 10
Visita guidata al Monastero di Bosco ai Frati a cura di Gianni Frilli: la chiesa, il convento e il museo
Info: 348 6033328

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