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Firenze e il “primato” del disegno, il Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi per i Disegni più Belli

E’ in terra di Toscana che viene teorizzato il primato del disegno come fondamento di tutte le arti, ne sono prova le numerose dichiarazioni e principi espressi negli scritti d’arte dell’epoca, ad iniziare da Cennino Cennini nel suo Libro dell’arte quando scrive “ El fondamento dell’arte, e di tutti questi lavorii di mano, il principio, è il disegno e il colorire” per arrivare a Leonardo per il quale il disegno era una vera e propria forma di conoscenza del mondo e giungere poi a Giorgio Vasari che nelle sue Vite, nell’edizione del 1568, ribadiva il suo concetto di disegno come fondamento di tutte le arti “ Perché il disegno, padre delle tre arti nostre architettura, scultura e pittura, procedendo dall’intelletto cava di molte cose un giudizio universale simile a una forma overo idea di tutte le cose della natura…”.

Parole autorevoli quelle del Vasari, padre della storiografia moderna, abilissimo disegnatore e promotore non dimentichiamo a Firenze, dell’Accademia delle Arti del Disegno che venne fondata da Cosimo I de’ Medici il 13 gennaio del 1563 e che ancora oggi divisa nelle cinque classi di pittura, scultura, architettura, storia dell’arte e discipline umanistiche e scienze esercita la sua attività con le finalità di salvaguardare e proteggere le opere d’arte, distribuire premi e incoraggiare le arti; per la prima volta nella sua lunga storia oggi questa importante istituzione è presieduta da una donna, la D.ssa Cristina Acidini.

Non sorprende quindi che proprio a Firenze nascerà una delle collezioni grafiche più importanti al mondo : il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. La grande raccolta grafica venne iniziata con molta probabilità già ai tempi di Lorenzo il Magnifico e proseguita dai suoi successori, ma fu intorno alla metà del Seicento che raggiunse una certa sistematicità, quando il cardinale Leopoldo de’ Medici ne affidò ordinamento e classificazione dei sedicimila fogli a Filippo Baldinucci, suo segretario.

E’ senza dubbio merito del cardinale quello di aver dato al disegno un ruolo di primo piano nella sua attività collezionistica elevandolo ad opera d’arte, un esempio che non ebbe eguali nell’Italia del XVII secolo e che pone Firenze in una posizione di autentica patria del disegno o di quello che all’epoca veniva definito “ il buon disegno”. A ciò si aggiunge l’eccezionalità data dal fatto che la collezione nel tempo sia stata accresciuta e che sia rimasta conservata intatta nello stesso luogo.

Oggi il corpus del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi annovera 150.000 esemplari tra disegni, incisioni, miniature, fotografie che vanno dal Trecento fino ai nostri giorni. Per la nostra Collezione dedicata ai Disegni più Belli ne abbiamo selezionati 48, un’impresa quasi impossibile davanti ad un patrimonio così ricco, ma necessaria per consentire di avere una panoramica della preziosa collezione attraverso le opere dei maestri toscani, emiliani, lombardo-veneti, umbro-marchigiani, liguri, tedeschi, fiamminghi e olandesi in un arco temporale che va dal Quattrocento al Settecento.

Si delinea – sottolinea la curatrice dell’opera la D.ssa Cristina Casoliinoltre, e in modo non casuale, una triangolazione culturale tra Firenze, Venezie e le Fiandre, entro la quale si muovono i maestri più importanti dalla prima Rinascenza al Seicento inoltrato, quest’ultimo vero e proprio secolo del disegno e non solo sotto l’aspetto produttivo, ma anche, e soprattutto, sotto quello collezionistico, classificatorio, conoscitivo”.

 

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