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18 febbraio la festa del Beato Angelico patrono universale degli artisti

Sabato 18 febbraio in occasione della Festa del Beato Angelico, patrono universale degli artisti, all’interno della Biblioteca di San Marco si svolgerà una cerimonia di presentazione del restauro della celebre “Pala di Annalena” del Beato Angelico che, fortemente danneggiata, insieme alla predella, il 19 settembre del 2014 quando il Museo di San Marco e il Giardino dei Semplici furono investiti da una improvvisa tempesta di vento e pioggia, è stata sottoposta a restauro e restituita al Museo di San Marco per essere nuovamente ammirata dai suoi visitatori.

Il restauro, preceduto da una campagna di indagini diagnostiche a cura di una équipe dell’IFAC-CNR, è stato eseguito da Silvia Verdianelli per la parte pittorica e da Roberto Buda per il supporto ligneo, sotto la direzione di Magnolia Scudieri e di Marilena Tamassia. Il restauro della Pala è stato realizzato con fondi ministeriali, mentre al restauro della predella ha contribuito anche il Comitato dei Cento con un’elargizione liberale.

La Pala con la Madonna, il Bambino e i santi in “Sacra Conversazione”, tra le opere più importanti di Beato Angelico, rappresenta uno dei primi esempi di pala unitaria rinascimentale. Commissionata verosimilmente dalla famiglia Medici per la propria cappella nella Basilica di San Lorenzo, è  tornata a splendere nei suoi ritrovati colori nella sala dell’Ospizio del Museo di San Marco.

Datata negli anni 30 del ‘400 è un’opera importante del Rinascimento in quanto si tratterebbe in assoluto del primo esempio di Sacra conversazione, una nuova tipologia pittorica  in cui la Madonna col bambino non è più circondata da santi presentati paratatticamente , uno accanto all’altro, ma sono ritratti mentre si scambiano gesti e sguardi, come in una conversazione. La Madonna è assisa in trono, la tradizionale conchiglia rinascimentale è affiancata da un lato da San Pietro Martire e i santi Cosma e Damiano, dall’altro da San Giovanni Evangelista, San Lorenzo e San Francesco D’Assisi.

Proveniente dal convento ora scomparso di San Vincenzo  di Annalena, spostata in San Marco dopo la sua soppressione nell’Ottocento, potrebbe essere stata in origine, secondo recenti ipotesi , nella chiesa di San Lorenzo, commissionata nel 1434-1435 da Cosimo de’ Medici per la cappella di famiglia dedicata ai santi Cosma e Damiano,   protettori della famiglia Medici. Le storie della predella infatti sono relative al martirio dei due santi e in quell’anno Brunelleschi aveva insistito affinché gli altari della chiesa fossero ornati da dipinti quadrati. Si tratterebbe della prima Sacra Conversazione  di forma e tipologia rinascimentale  a scena intera entro un pannello quadrato con le figure disposte a semicerchio, secondo una nuova concezione dello spazio dipinto. Già oggetto di restauro la predella con le storie dei Santi Cosma e Damiano che secondo alcuni studiosi sarebbero stati dipinti dai seguaci del frate dopo la sua partenza per Roma, avvenuta nel 1445, mentre i pilastrini della cornice erano decorati con alcune tavolette con figure di santi a figura intera, oggi conservati in alcuni musei all’estero, come il Louvre.

All’interno della sala michelozziana della Biblioteca di San Marco ricordiamo la presenza dell’edizione in facsimile del Messale del Beato Angelico realizzato negli anni ’30 del Quattrocento, opera giovanile, che per la qualità e la ricchezza delle immagini che offre è considerata la più completa testimonianza dell’attività di miniatore di Frà Giovanni da Fiesole, il nome da religioso dell’Angelicus pictor.

L’accesso all’evento è libero fino ad esaurimento posti, per informazioni e prenotazioni info: Museo di San Marco, tel. 055 2388608; silvia.carrara@beniculturali.it.

 

 

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